Crollo al conservatorio Licinio Refice di Frosinone.
I giudici della Corte d'Appello di Roma pronunciano la loro sentenza nei confronti di 5 imputati accusati di disastro colposo.
Assoluzione per non aver commesso il fatto. Sul banco degli imputati erano finiti il progettista Luigi Gaetani, Alberto Accinni progettista e direttore dei lavori, il collaudatore Antonio Trento e direttore del cantiere, Mario Cretaro di Veroli.
Leonardo Zeppieri è stato l'unico a non doversi sottoporsi al giudizio della Corte d'Appello in quanto era già stato dimostrato che non c'era stata alcuna responsabilità da parte sua riguardante la saldatura delle travi di quella copertura. Nel processo in primo grado il PM aveva chiesto 2 anni di carcere per tutti.
I fatti risalgono al febbraio di 10 anni fa quando a causa di una forte nevicata parte di copertura dell'edificio cedette a causa del peso della neve. Fortunatamente quel giorno a lezione non c'era nessuno. La neve che era scesa copiosa aveva impedito agli allievi di recarsi al conservatorio.
Secondo la procura c'erano state nella realizzazione di quella copertura numerose irregolarità a cominciare da un mancato corretto collaudo statico.
Ma nella giornata di ieri gli avvocati del collegio difensivo Antonio Perlini, Massimo Cuoco, Giampiero Quadrini, Mario di Sora e Vittorio Vitali hanno dimostrato che quel crollo era stato causato da una tragica fatalità dovuta alla condizione meteorologica del tutto eccezionale.
Quindi non si poteva assolutamente parlare di disastro colposo.
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