Operato Muore d'Infezione. Asl Condannata

Operato alla gamba muore di infezione.

 

Omicidio colposo.

 

Condannati Asl di Frosinone e il policlinico Umberto I di Roma ad un risarcimento danni di quasi 500 mila euro. 

I fatti risalgono all'agosto del 2016 quando un operaio di 58 anni residente a Veroli che lavorava in nero in un opificio industriale a Patrica era caduto in una cisterna dove si trovavano carcasse di animali. Il datore di lavoro per non avere problemi aveva detto ai medici del 118 che avevano soccorso l'operaio che era caduto dalla bicicletta.

 

Ricoverato in ospedale l'uomo era stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla gamba per una frattura scomposta. Ma a seguito di quella caduta nella cisterna la gamba si era infettata a causa di un batterio che prolifera nell'intestino degli animali morti e che aveva provocato una "gangrena gassosa", una patologia che richiedeva un intervento di pulizia radicale dell'arto che però non era stato effettuato.

 

Date le condizioni di salute dell'operaio che erano peggiorate, questi era stato trasferito presso il Policlinico Umberto Primo di Roma dove però morirà a 10 giorni dal ricovero. I familiari che hanno subito sospettato un caso di malasanità si sono rivolti all'avvocato Enzo Moriconi per essere rappresentati in sede civile.

 

E proprio il legale è riuscito a dimostrare davanti al giudice che l'operaio era deceduto a seguito di imprudenza e imperizia da parte di chi lo stava monitorando. Da qui la condanna all'ASL di Frosinone ed al Policlinico Umberto Primo di Roma ad un risarcimento danni pari a quasi 500 mila euro.

 

Per quanto riguarda invece il procedimento penale, un medico dello Spaziani è stato condannato ad otto mesi per omicidio colposo. Il datore di lavoro è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo. Il processo è ancora in corso.

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