Processo Willy. È Guerra di Perizie

Dopo un mese di fermo a causa del Covid è ripreso ieri mattina il processo per l’omicidio di Willy Monteiro.

 

Processo che vede sul banco degli imputati i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.

I quattro giovani di Artena sono accusati di omicidio volontario per la morte del cuoco di 21 anni di Paliano massacrato di botte il 5 settembre del 2020 davanti un locale di Colleferro. 

 

Ieri mattina sul banco dei testimoni è salito un ragazzo, il quale ha riferito che quella sera, proprio mentre stava tornando a casa, ha visto una macchina nera fermarsi dove si trovavano un gruppo di persone. Da quella vettura erano scesi i fratelli Bianchi, i quali avevano iniziato a colpire chiunque si trovasse vicino a loro.

 

Il teste ha riferito di aver Visto Marco Bianchi sferrare un pugno a Willy che era caduto di spalle contro una vettura. Quella sera, ha riferito il testimone, c'era anche un altro ragazzo vestito di bianco che continuava a colpire Willy utilizzando soltanto il braccio destro.

 

Un particolare questo non trascurabile perché Francesco Belleggia (in foto), all'epoca dei fatti, aveva il braccio sinistro ingessato. Ma il testimone non sarebbe stato in grado di riconoscerlo.

 

Subito dopo è stato ascoltato un consulente della difesa, il quale ha riferito che il giovane capoverdiano sarebbe morto a seguito di colpi ricevuti dalla schiena e non frontali come invece ha sempre sostenuto il medico legale che ha effettuato l'esame autoptico.

 

 

Un elemento questo fondamentale in quanto potrebbe ribaltare la posizione di Gabriele Bianchi accusato di aver sferrato un calcio da arti marziali sul torace della vittima. Si torna in aula il 24 marzo.

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