Willy Monteiro Duarte sarebbe morto a causa un colpo inferto nella parte anteriore del torace.
È quanto ha sostenuto ieri il professor Luigi Cipolloni, direttore di medicina legale
dell'università di Foggia, consulente della difesa di Mario Pincarelli. Con la deposizione di Cipolloni si è chiusa la fase dibattimentale del processo che ha visto sfilare decine di testimoni, molti dei quali presenti quella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. Imputati, oltre a Pincarelli, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, e Francesco Belleggia.
Il dottor Cipolloni ha sostenuto che il trauma toracico causato dal colpo “ha scatenato una fibrillazione ventricolare particolarmente violenta che ha portato a un'inefficienza del cuore. Il cuore normalmente è in una posizione protetta.
Può essere aggredito solo da determinate posizioni. La “commotio cordis” ha provocato una morte rapida”. Il consulente ha portato l'esempio di casi avvenuti durante partite di calcio dove persone vittime di fibrillazioni cardiache sono state salvate con l'utilizzo del defibrillatore.
Quella sera per Willy il defibrillatore è arrivato evidentemente tardi. Intanto è stato stilato il calendario delle prossime udienze. Si tornerà in aula il 12 maggio con le arringhe dei pubblici ministeri. La sentenza, salvo imprevisti, verrà pronunciata il prossimo 26 maggio.
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