Si facevano pagare per ogni persona deceduta.
Soldi e regalie perché le agenzie potessero effettuare i funerali senza problemi.
Tre dipendenti Asl sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri di Frosinone. Si tratta di
due tecnici Necrofori ed un’ausiliaria specializzata. Devono rispondere di concorso in concussione continuata. In pratica, ogni volta che si verificava un decesso tutte le agenzie di onoranze funebri erano costrette a pagare una cifra che andava dai venti ai cento euro.
Questo per vedersi assegnare l’organizzazione del funerale ed evitare lungaggini. Una circostanza criminosa che andava avanti da almeno venti anni. Così hanno accertato i carabinieri di Frosinone che oggi hanno proceduto agli arresti e alle perquisizioni.
Carabinieri che sono stati elogiati anche dal procuratore capo del tribunale di Frosinone Antonio Guerriero (Al centro della foto) che li ha ringraziati per il lungo lavoro svolto.
A far emergere questa sorta di associazione a delinquere una denuncia presentata proprio da un’agenzia di pompe funebri stanca di pagare per dei servizi non dovuti.
Se si considera che nella Asl di Frosinone avvengono tra i 1000 e d 1200 decessi all’anno, che un caffè (così veniva chiamata la tariffa da pagare) costava circa cento euro e che la concussione è durata per quasi venti anni si capisce quanto i tre sono riusciti ad intascare. Sotto controllo adesso anche i loro conti correnti.
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Lettore (martedì, 03 maggio 2022 15:59)
Dovrebbero arrestare anche chi ha pagato