Per sei anni ha vissuto come se fosse stato un mostro, da tenere a bada perché accusato di violenza sessuale.
In questi giorni per l'uomo, un 37enne di Isola del Liri, è arrivata la fine di un incubo.
Assolto grazie ad un referto dell'ospedale dove era stato riportato che le ferite della vittima erano incompatibili con un rapporto consumato con violenza. A puntare l'indice sull'Isolano una donna di 38 anni con la quale aveva avuto un paio di incontri occasionali.
Stiamo parlando dell'estate del 2016 quando i due si erano incontrati in un parco mentre portavano a spasso i loro cagnolini. Tra loro era scattata subito una grande attrazione, tant'è che subito dopo c'era stato in rapporto sessuale a casa dell'uomo.
Successivamente dopo un incontro in un locale erano stati di nuovo a letto insieme. Ma al mattino dopo la donna si era recata presso il pronto soccorso dichiarando di essere stata violentata. La donna presentava lesioni ad un seno ed al collo e abrasioni alle labbra.
I medici stilarono una prognosi di 10 giorni. Ma a quel punto era scattata la denuncia. Gli avvocati Daniele Sperduti e Francesco Venafro difensori dell'imputato, hanno dimostrato che quel referto non era-compatibile con la violenza denunciata dalla presunta vittima.
Ed il giudice ha dato loro ragione. Secondo il magistrato che ha pronunciato la sentenza, mancavano i segni di percosse o lesioni che interessavano le zone erogene. Quel rapporto sessuale, dunque, era stato consenziente.
Scrivi commento