Imprenditore Indagato. Durante l'Emergenza Specula sulle Mascherine

In piena pandemia aveva acquistato le mascherine provenienti dalla Cina a 50 centesimi e poi l’ave a rivendute a 5 euro.

 

Per tale motivo un imprenditore è accusato di speculazione per aver approfittato dello stato di emergenza che stavano vivendo i cittadini.

Nei giorni scorsi c'è stata la chiusura delle indagini, l'imprenditore che è rappresentato dall'avvocato Giampiero Vellucci, è in attesa di essere interrogato dagli inquirenti.

 

Si tratta della prima applicazione a Frosinone dell'articolo 501 bis del Codice penale che fa riferimento appunto alla punibilità di chi, nell'esercizio di qualsiasi attività produttiva o commerciale, compie manovre speculative atte a determinarne la rarefazione o rincaro sul mercato interno.

 

Un reato per il quale è prevista una pena da sei mesi a tre anni. L'inchiesta è partita da una più ampia indagine che aveva riguardato i vertici preposti a risolvere l'esigenza pandemica.

 

In un deposito commerciale di Frosinone sono state rinvenute centinaia di migliaia di mascherine che facevano parte dello stesso lotto di quelle acquistate dall'imprenditore.

 

Secondo le accuse l'indagato (64 anni residente a Frosinone) aveva creato un business con le mascherine nel quale aveva guadagnato ingenti somme di denaro. La procura ha deciso di indagarlo perché anche sotto il profilo morale l'imprenditore aveva approfittato di speculare su quei prodotti che all'epoca dei fatti erano introvabili.

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