Liri Blues Festival. Il Grande Ritorno

Torna il “Liri Blues Festival”. Ritorna in tutti i sensi.

 

Per via dello stop ai concerti dovuto alla pandemia.

 

Ma soprattutto si tratta di un ritorno a casa:

il festival si terrà infatti nella città che gli ha dato i natali, Isola del Liri. Il grande ritorno è stato possibile grazie alla sinergia tra l’organizzazione storica della manifestazione e l’Associazione “Events” di Isola del Liri, organizzatrice a sua volta della festa patronale della città. Questa sinergia unita alla disponibilità del Comune ad occuparsi della logistica del festival, ha fatto sì che si verificasse il "ritorno a casa”.

 

Sarà un festival in versione limitata: solo due date e solo musicisti italiani.

 

I grandi bluesman americani, che nel corso degli anni si sono avvicendati nelle serate del festival, saranno assenti, “ma solo per quest’anno” promette Tommaso Cerroni organizzatore ed ideatore del festival insieme a Luciano Duro.

 

“L’importante era ripartire – aggiunge Tommaso – nelle prossime edizioni ci impegneremo per far tornare il festival ai suoi antichi splendori”. Intanto vediamo il programma di quest’anno. Abbiamo detto due date: 1 e 2 Luglio prossimi.

 

Località precisa ancora in via di definizione: Si sta decidendo tra la piazza storica (P.zza De’Boncompagni) e quella adiacente (P.zza Triade). Questa decisione è affidata alla commissione sicurezza. Non ci sono dubbi invece per i gruppi che si esibiranno.

 

I Gruppi. Nella prima serata alle ore 21:30 MANDOLIN BLUES special guest STEFANO TAVERNESE. A seguire (ore 22:50) FRANCESCO PIU special guest MAX TEMPIA. Seconda serata con ore 21:30 HOEL LA SALLE - ore 22:50 TREVES BLUES BAND

 

 

Gli amanti del blues li conoscono bene. In particolare tra i Mandolin Blues c’è Lino Muoio già noto come chitarrista dei mitici “Blue Stuff”. Di seguito qualche nota su i gruppi che si esibiranno.

Mandolin Blues sono un quartetto capitanato da Lino Muoio, mandolinista e chitarrista napoletano di grande esperienza, da molti anni attivo sulla scena musicale blues italiana.

 

Già nei Blue Stuff, la leggendaria band napoletana di Mario Insenga, Lino Muoio nasce come chitarrista blues ma dal 2005 si dedica allo studio di altri strumenti a corda della tradizione musicale americana: lap steel, ukulele, banjo e mandolino, per poi concentrarsi su quest’ultimo.

 

Con i Mandolin Blues ha pubblicato diversi cd in cui il blues si fonde con sonorità più moderne e mediterranee, ed ha partecipato ai principali festival blues europei. 

Al suo fianco lo special guest Stefano Tavernese (in foto), uno dei più apprezzati violinisti e chitarrista Completano la formazione Francesco Miele al contrabbasso e Roberto Ferrante alla batteria.

Francesco Piu (in foto) chitarrista cantante compositore proveniente dalla Sardegna considerato tra i migliori chitarristi blues d’Europa, ha partecipato a quasi tutti i festival più prestigiosi sul territorio Europeo, ha ricevuto premi e riconoscimenti anche dal Parlamento Europeo. 

 

Una miscela esplosiva di blues, funky, rock e soul in chiave acustica ed elettrica. Questa la formula del sound di Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo nato nel 1981. Accompagna la propria voce con strumenti quali chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica. Negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano ed internazionale.

 

Ha partecipato ad alcuni tra i più importanti festival del genere: IBC Memphis, Cognac Blues Passions, Blues To Bop, Blues Sur Seine, Pistoia Blues, Narcao Blues, Magic Blues, Santa Blues de Tenerife, Blues en Bourgogne, Salaise Blues, Milano Jazzin Festival, Vache De Blues, Schtumm, Trasimeno Blues per citarne alcuni. Ha aperto concerti per grandi artisti quali John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Charlie Musselwhite, The Derek Trucks Band, The Fabulous Thunderbirds. E ancora Doyle Bramhall II, Sonny Landreth, Joe Bonamassa, Larry Carlton, Robben Ford, Albert Lee, Trombone Shorty, Brent Mason, Joe Louis Walker, Eric Sardinas, The Holmes Brothers, Vintage Trouble. 

Ha calcato il palco con artisti del calibro di Tommy Emmanuel, Eric Bibb, Roy Rogers, Fabio Treves, Matt Schofield, Guy Davis, Bob Stroger, Andy J.Forest, Sugar Blue, Watermelon Slim, Kevin Welch, Sandra Hall, Davide Van De Sfroos, Eugenio Finardi e molti altri.

 

Francesco si avvarrà della partecipazione straordinaria del pianista Max Tempia (in foto); pianista solista nell’orchestra della Rai;

HOTEL LA SALLE quartetto elettrico residente nella provincia di Pisa. I quattro musicisti, da molti anni sui palchi, hanno suonato insieme in altre formazioni di rilievo, collezionando una lunga serie   d'esperienze, suonando con grandi figure come CAREY BELL, CLARENCE "GATEMOUTH" BROWN, MICHAEL COLEMAN, soggiornando negli States e proprio a New Orleans, partecipando ad   incisioni e a colonne sonore teatrali. Gli Hotel La Salle si propongono come un crossover tra queste esperienze, tra Europa e America, citando il british blues come lo zydeco, il rock come il rythm 'n   blues, lavorando con ispirazione comune allo sviluppo di una personale vena creativa che già contraddistingue il proprio live-act. La band comprende alla chitarra Oscar Bauer tra i chitarristi più   apprezzati del paese.

TREVES BLUES BAND, Fabio Treves è senza ombra di dubbio “la Storia” del blues Italiano”.

 

Nella sua quasi cinquantennale carriera ha collaborato con tutti i più grandi, da Springsteen ai Deep Purple oltre ad aver suonato con "la Bibbia della musica rock FRANK ZAPPA” a Milano e a Genova. Nasce a Milano nel 1949, e si avvicina alla musica attraverso l’armonica a bocca, con  la quale suona la sua musica d’elezione, il blues. Nel 1974 dà vita alla sua prima band, la Treves Blues Band, ancora attiva seppur attraverso differenti reincarnazioni e formazioni. 

 

Nel 1978 la band si esibisce prima di Charlie Mingus e nel luglio 1979 al Vigorelli di Milano come supporter di Peter Tosh. Nel 1980 avviene l’incontro con il chitarrista americano Mike   Bloomfield, con cui la TBB registra un “live” al Palasport di Torino. Nel 1988 Treves e la sua band fanno da supporter nei tour italiani dell’armonicista chicagiano James Cotton, di Stevie Ray Vaughan e di Little Steven della E Street Band.

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