Sedotta e… Truffata

Si era spacciato per un ingegnere petrolifero.

 

L’aveva fatta innamorare ed era riuscito a spillarle circa 12 mila euro.

 

In realtà si trattava di un nigeriano richiedente asilo

ospite di una casa-famiglia di Vicenza. L’uomo di 34 anni aveva conosciuto la 56enne di Veroli su Facebook. Dopo i contatti iniziali il nigeriano aveva cominciato a telefonare alla signora con un prefisso britannico.

 

Dunque quando la donna si era sentita dire che il suo corteggiatore si trovava su una nave inglese ci aveva creduto. Quindi lui le telefona dicendo che doveva sbloccare dei soldi fermi alla dogana. Lui era in viaggio e non poteva farlo.

 

Così aveva chiesto alla sua amata di intervenire versando il denaro che serviva per sbloccare quei soldi. L'ingegnere le aveva detto che non appena sarebbe sceso a terra glieli avrebbe restituiti. Così in più trance la verolana aveva versato complessivamente 12 mila euro.

 

A farle aprire gli occhi e a farle capire che era finita nella rete di un imbroglione un parente della donna. Quest'ultima si è quindi recata negli appositi uffici per presentare la denuncia e proprio a seguito delle indagini si è scoperto che l'ingegnere petrolifero non era alto che il 34enne nigeriano.

 

A conclusione dell'inchiesta l'uomo che è difeso dall'Avvocato Luca Solli, è stato rinviato a giudizio. L'udienza è stata fissata per il prossimo 9 novembre.

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