Alla fine il neo sindaco Mastrangeli è riuscito ad appianare tutte le divergenze tra i partiti e le liste civiche e ha così varato la sua giunta.
Come ha fatto? Semplice
Chi ha ottenuto di più in termini elettorali prende più deleghe assessorili. E così, siccome nel centro destra la lista più votata è stata quella che faceva riferimento al sindaco uscente, a questa vanno la presidenza del consiglio comunale (Massimiliano Tagliaferri) e due assessorati: Attività Produttive (Valentina Sementilli) e Lavori Pubblici e Manutenzione (Angelo Retrosi).
Seconda lista più votata quella di fratelli d’Italia. Questa, secondo un accordo pre-elettorale, avrebbe dovuto esprimere il vice sindaco (Fabio Tagliaferri). Ma per far incastrare tutto Tagliaferri ha dovuto fare un passo indietro incassando però l’assessorato ai servizi sociali. Assessorato alla Cultura a Simone Giralico (fdI).
Sarà invece la lista per Frosinone ad esprimere il vice sindaco (Antonio Scaccia) che sarà anche assessore all’ambiente. Sempre andando in ordine di voti raccolti c’è la lista Mastrangeli. A questa non andranno per ora assessorati ma solo due deleghe: Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabelli.
Forza Italia. A ricoprire l’assessorato all’economia Adriano Piacentini. Centro storico e Università a Danilo Magliocchetti. Infine la civica Frosinone Capoluogo avrà anch’essa un assessorato. Quello alla polizia locale e protezione civile (Maria Rosaria Rotondi).
C’era poi da ricompensare gli alleati dell’ultima ora, ossia quelli che si sono uniti sul nome di Mastrangeli solo dopo il primo turno. In questo caso al partito di Azione andrà l’assessorato all’innovazione e rapporti con la comunità europea (Alessandra Sardellitti). La giunta verrà presentata ufficialmente domani.
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