Non Paga L'Iva. Birra Sequestrata

Acquista birra all’estero ma non paga l’Iva in Italia.

 

Un’evasione fiscale pari a 280mila euro.

 

Responsabile una società ciociara il cui responsabile legale è stato denunciato per contrabbando ed evasione. 

L’operazione porta la firma dell’agenzia delle dogane. I funzionari dell’Agenzia hanno scoperto che l’operatore, oltre a ricevere prodotti tramite l’esercizio del “regime regolare”, ne ha ricevuti altri, sottraendoli all’accertamento e al pagamento dell’accisa e dell’IVA.

 

Attraverso un attento e approfondito controllo degli stoccaggi di magazzino, è emerso che la società deteneva delle tipologie di birra diverse da quelle riportate sui documenti di regolare circolazione (c.d.e-AD), ricevuti nell’ambito dell’esercizio della figura di “destinatario registrato”.

 

Tale anomalia ha spinto i funzionari operanti ad approfondire i controlli e a esaminare le fatture di acquisto che, seppure parzialmente esibite rispetto alla reale operatività desumibile dalle banche dati intracomunitarie in uso all’Agenzia, hanno evidenziato l’avvenuta ricezione da altri Paesi comunitari di birra e di altri prodotti alcolici, mediante un consolidato “canale parallelo”.

 

La società non avrebbe neppure provveduto a registrare tutte o parte delle fatture di acquisto e non ha presentato, o ha presentato solo in parte, le dovute dichiarazioni periodiche in materia di IVA. La birra di illecita provenienza rinvenuta, per un quantitativo pari a litri 2.871, è stata sottoposta a sequestro con destinazione alla successiva distruzione.

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