Immobile Confiscato alla Camorra. Sarà bene Comunale

Immobile sgomberato e confiscato. Diventerà bene comunale.

 

Si tratta di quattro abitazioni e due locali commerciali.

 

Valore complessivo oltre un milione e mezzo di euro. 

Rientra tra i beni confiscati nell’ambito di un’inchiesta su soggetti riconducibili a clan camorristici, operanti nella bassa Ciociaria. L’immobile si trova infatti a Castrocielo.

 

L’indagine aveva acceso i riflettori sugli affari compiuti nel basso Lazio dagli appartenenti all’associazione malavitosa, vicini all’ala Schiavone del Clan dei Casalesi, capeggiata da Francesco Schiavone, detto Sandokan.

 

In particolare, dalle carte del processo era emerso che il destinatario della confisca di beni aveva messo in piedi un’attività di traffico illecito di autovetture usate, la maggior parte delle quali di provenienza estera, rivendute in autosaloni dislocati tra Formia, Gaeta, Cassino e Frosinone, riuscendo così a riciclare ingenti somme di denaro “sporco”, che una volta ripulito poteva essere reinvestito in nuove attività criminali.

 

Il legame criminale con il clan di Casal di Principe (Caserta) era stato sugellato attraverso il regalo fatto dal proprietario dei beni confiscati proprio a Francesco Schiavone, un’autovettura Jaguar, un simbolico atto di sottomissione seguito all’affiliazione al clan.

 

Gli agenti della Polizia di Stato hanno pertanto compiuto le operazioni di sgombero dell’immobile, all’interno del quale erano presenti alcuni familiari del destinatario della misura, i quali sono stati fatti uscire definitivamente. L’edificio entrerà a far parte dei beni del Comune di Castrocielo. 

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