Tangenti per il Morto. Rito Abbreviato per i Due Dipendenti Asl

Concussione continuata alla camera mortuaria di Frosinone.

 

Due indagati verranno giudicati con il rito abbreviato.

 

Si tratta di 

una ausiliaria ed un tecnico necroforo dell'Asl rispettivamente di 62 e 59 anni. La vicenda risale al maggio scorso quando i carabinieri, a conclusione di una articolata inchiesta, fecero scattare le manette per tre dipendenti dell'Azienda Sanitaria Locale. Successivamente avevano beneficiato dei domiciliari. Adesso a processo sono rimasti in due in quanto uno dei tre indagati è deceduto.

 

Venerdì prossimo l'ausiliaria ed il tecnico necroforo, accompagnati dai loro avvocati difensori Tony Ceccarelli e Alfredo Magliocca, dovranno comparire davanti al giudice. L'inchiesta era stata avviata a seguito della denuncia del titolare di una agenzia di pompe funebri, il quale aveva dichiarato che ogni volta doveva lasciare laute mance ai dipendenti per poter ottenere la vestizione delle salme.

 

Loro, ovviamente, indirizzavano i parenti dei deceduti a quella agenzia di pompe funebri. Con questo modus operandi in circa venti anni l'uomo avrebbe sborsato circa centomila euro. Dalle indagini sarebbe emerso che anche altri titolari di agenzie avrebbero lasciato mance per il "caffè". Così veniva definita quella che era una vera e propria tangente ai dipendenti della camera mortuaria.

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