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Licenziata perché l'ex convivente la molestava sul posto di lavoro.
È la storia di un'impiegata di 40 anni, madre di
una bambina di nove, che si è vista arrivare la lettera di licenziamento. Il motivo, a detta dei dirigenti di un'agenzia interinale, ubicata alla periferia del capoluogo ciociaro, ovviamente non era questo. A loro dire c'era stato un calo del fatturato e quindi erano stati costretti a fare dei tagli nell'organico.
Ma l'impiegata è convinta di essere stata licenziata perché il suo ex, sistematicamente, si presentava sul posto di lavoro insultandola e maltrattandola. La donna si è anche rivolta al centro antiviolenza “Fammi Rinascere” che ha sede a Fiuggi proprio per essere supportata legalmente.
La legge consente delle ore di congedo alle donne vittime di violenza, ma anche questo ai titolari non sarebbe andato a genio e così l'hanno licenziata. Avverso tale provvedimento i legali, Andrea Arcese e Francesca Ruggeri, ravvisando la discriminazione, hanno impugnato il licenziamento.
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