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Quattro le persone sotto processo per l’inquinamento della discarica di via Le Lame a Frosinone.
Si tratta di due dirigenti del comune Capoluogo
e due della società ambiente. L’accusa era partita circa nove anni fa. La procura aveva avanzato l’ipotesi di avvelenamento delle acque a causa dei reflui fuoriusciti dalla discarica stessa e che avrebbero raggiunto una falda acquifera.
Imputati l'allora presidente del cda Cesare Augusto Fardelli difeso dagli avvocati Sandro Salera e Marco Manzi, il direttore tecnico della Saf Roberto Suppressa difeso dall'avv. Vincenzo Galassi, nonché gli ex dirigenti ai Lavori pubblici e all'Ambiente del Comune di Frosinone, Elio Noce e Francesco Acanfora, difesi rispettivamente dagli avvocati Domenico Marzi e Calogero Nobile.
Nel processo è stato dimostrato che non vi è stato alcun inquinamento della falda acquifera e che i lavori di bonifica e messa in sicurezza risultavano realizzati a regola d'arte come da relativo certificato di collaudo. Di qui la sentenza del giudice monocratico: tutti assolti perché il fatto non sussiste.
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