Autotrenista accusato di detenzione ai fini di spaccio.
Il gip ha convalidato l'arresto ma ha respinto la richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere
avanzata dal pubblico ministero. Nella giornata di ieri P.D.G. alla presenza dell'avvocato Tony Ceccarelli è stato interrogato in carcere dal giudice inquirente. L'indagato ha dichiarato di non essere a conoscenza che all'interno del rustico di proprietà della sua famiglia vi fosse il quantitativo rilevante di droga.
Ha dichiarato altresì che, in ragione della attività di autotrenista, la sua presenza in Amaseno è limitata a non più di due domeniche al mese. Il difensore ha prodotto l'intero diario di bordo dal quale risultava la percorrenza chilometrica e le località soprattutto del nord Italia, delle tratte seguite dal veicolo condotto dall'indagato.
L'avvocato Ceccarelli ha fatto leva sulla circostanza che proprio l'attività di lavoro svolta dall'arrestato è incompatibile con il ruolo di custode della droga poiché non avrebbe assicurato affatto la necessaria e costante presenza in Amaseno per poter assolvere alle direttive inerenti alla custodia.
In buona sostanza per la difesa nessun valido indizio consentirebbe, nonostante le fonti confidenziali a servizio dei carabinieri che indicavano l'arrestato come persona appartenente ad un consolidato gruppo criminale, di ritenere PDG coinvolto nel caso.
Inutile sottolineare che le indagini proseguono data la singolarità del caso derivante dal rinvenimento di un ingente quantitativo di droga in un paese di poche anime. Tornando alla decisione del Gip l'indagato, almeno per il primo periodo, non potrà dimorare nel comune di Amaseno essendo stato disposto il divieto di dimora.
Scrivi commento