Delitto Thomas. Indagato Interrogato per Sei Ore

Si è concluso solo poco fa l’interrogatorio dell’unica persona indagata sull’omicidio di Thomas Bricca.

 

Mattia Toson, accompagnato dai suoi legali di fiducia ha fatto ingresso in tribunale qualche minuto prima delle 11.00 di questa mattina.

È uscito dall’ufficio del procuratore intorno alle 17.00. Nella foto che abbiamo pubblicato i due avvocati difensori nel parcheggio del tribunale. sono appena usciti e non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. 

 

Che cosa avrebbe detto l’indagato al procuratore? Ovviamente sull’esito dell’interrogatorio c’è il più stretto riserbo. Mattia Toson avrebbe ricostruito la sua giornata, quella del 30 gennaio scorso, fino alla sera del colpo di pistola che avrebbe poi determinato la morte di Thomas bricca. Questo per dimostrare la sua totale innocenza.

 

Qualche lacuna nella ricostruzione? Resta il fatto che lui rimane l’unico indagato del delitto. Forse nella ricostruzione c’è un vuoto, circa una mezz’ora nella quale potrebbe aver avuto un ruolo nell’attentato di piazza Cittadini ad Alatri. Sono supposizioni ovviamente visto che dalla procura non escono informazioni.

 

Il Volantino. Nel frattempo l’ordine degli avvocati ha rilasciato un comunicato a proposito del volantino comparso in queste ore ad Alatri. Si tratta di un volantino anonimo, fatto circolare nella giornata di ieri nel quale si attacca l’avvocato difensore dell’indagato e si usano termini quali “disprezzo e disgusto”. Nel messaggio c'è anche una sorta di intimidazione dei suoi confronti. 

 

Un Comunicato a Risposta del Volantino. Il Consiglio dell’Ordine è solidale con la famiglia Bricca e spera che la vicenda sia chiarita il più presto possibile. Tuttavia nel comunicato si ribadisce come la figura dell’avvocato "eserciti le proprie funzioni non solo nell’interesse delle parti assistite, ma anche dei terzi e della collettività, a garanzia del corretto esercizio della giurisdizione e dei principi dello Stato di diritto".

 

 

Gli avvocati ricordano inoltre che "la Costituzione non soltanto garantisca il diritto di difesa, ma imponga che qualsiasi persona coinvolta in un procedimento penale sia assistita da un difensore, anche assicurando ai non abbienti i mezzi per difendersi davanti a ogni Giurisdizione".

 

Per questo non si ritiene "ammissibile alcuna forma di aggressione verbale rivolta all’avvocato che svolge una funzione costituzionalmente garantita, ossia la difesa e la tutela di tutti i soggetti coinvolti, anche come semplici indagati, in un procedimento penale". 

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