Romina è stata trovata morta in una pozza di sangue per terra vicino alla porta.
Ad allertare la questura il nuovo fidanzato di lei.
Quest'ultimo aveva
chiesto l'intervento delle forze dell'ordine perché Romina non rispondeva al telefono dalla sera precedente. Lui sapeva che lei condivideva ancora quella casa con l'ex fidanzato e temeva che questo avesse potuto farle del male.
Il Ritrovamento. I sospetti sono diventati certezza quando un poliziotto con una spallata ha aperto la porta di quell'appartamento, in via del Plebiscito a Frosinone, ed ha trovato il corpo di Romina sul pavimento. I suoi piedi ed anche il bacino erano macchiati di sangue.
Ieri seconda udienza per l’omicidio di Romina dove si è ricostruita la fase delle indagini. Sul banco dei testimoni c’era anche il dirigente della squadra Mobile che, subito dopo il delitto, ha predisposto l'acquisizione dei fotogrammi estrapolati dalle videocamere che si trovavano sotto casa.
Le Immagini della telecamera. E proprio attraverso quelle immagini è stato notato un soggetto che si allontanava a bordo di una Audi Station Wagon. La stessa macchina è stata ritrovata dai carabinieri di Sabaudia in uso a Pietro Ialongo. Il tecnico informatico era stato trovato nudo mentre si immergeva nelle acque.
L'omicida tenta il suicidio? Forse dopo aver consumato il delitto voleva mettere fine ai suoi giorni togliendosi la vita. Subito dopo il fermo, l'uomo aveva negato di aver ucciso la sua fidanzata. Ma dopo ore di interrogatorio pressante il 38enne molisano era crollato ed aveva confessato il delitto.
Il Movente. La Gelosia. Un omicidio che sarebbe sfociato a causa della gelosia dell'uomo che era stato lasciato da Romina. La ragazza aveva accettato che continuasse a vivere in quell'appartamento perché l'uomo le aveva chiesto del tempo per sistemarsi altrove.
Movente Economico. La sera del 2 maggio però i due avevano litigato per via di una macchina che lui aveva comprato ma che era rimasta alla ragazza. L'uomo rivendicava il denaro che aveva sborsato per l'acquisto di quell'auto. Quello che è accaduto dopo è noto a tutti.
14 Coltellate. L'uomo in un impeto d'ira ha cominciato a colpire la giovane barista sferrandole ben 14 coltellate. Fatale quella che le ha spaccato il cuore.
Imputato in Aula. Questa mattina in aula era presente l'imputato che ha assistito al processo senza battere ciglio. I familiari della vittima che si sono costituiti parte civile sono difesi dall'avvocato Danilo Leva. Si torna in aula il prossimo 6 aprile.
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