“Vogliamo la verità sulla morte di Paolo. Se qualcuno sa cosa sia successo che parli”. Queste le frasi ripetute dalla famiglia di Paolo De Angelis, il 53enne di Frosinone trovato morto nei pressi del vecchio ospedale del capoluogo. Un volo di circa 15 metri che non gli ha lasciato scampo.
Una quarantina di persone, la famiglia e gli amici, hanno partecipato questo pomeriggio alla fiaccolata che è partita da viale Napoli, ha fatto tappa a via del Cipresso e a Largo Turriziani.
Quindi ha chiuso il suo cammino davanti il palazzo comunale.
Secondo i familiari e l’avvocato Luigi Tozzi che rappresenta la famiglia, Paolo non è caduto accidentalmente. Vi sono delle immagini delle telecamere posizionate nei pressi del luogo della caduta. In queste immagini si vedrebbero almeno altri due soggetti che erano insieme a lui.
Persone che sono state già ascoltate dagli inquirenti ma che avrebbero negato la loro presenza al momento della caduta.
Un racconto che non convince i familiari e gli amici di Paolo. A supporto della tesi diversa da quella dell’incidente ci sarebbe anche la posizione in cui Paolo è stato trovato.
Il corpo era in posizione fetale, poco compatibile con la caduta accidentale. Per questo il magistrato inquirente ha disposto l’esame autoptico della salma i cui risultati dovrebbero essere a disposizione già ai primi di aprile.
Insomma qualcuno sa e dovrebbe dire la verità su quello che è realmente successo. A meno che, proprio questa verità non lo possa incriminare della morte di Paolo de Angelis.
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