Cittadinanza Onoraria per un'Impresa che Rimarrà nella Storia

Alla fine l’emozione ha sopraffatto anche il presidente del Frosinone Calcio. Nel raccontare una stagione che “rimarrà scolpita nella storia del nostro club” c’è stato un momento in cui si è commosso. Non per essere stato insignito di “Alta Benemerenza” dal sindaco del capoluogo, una decisione votata da tutto il consiglio comunale che ha voluto concedere la cittadinanza onoraria a tutta la squadra.

Maurizio Stirpe si è commosso quando ha ripercorso le varie fasi della straordinaria stagione che ha portato Frosinone Calcio, per la terza volta, in serie A. 

 

“Questa è una squadra con la quale ho parlato meno” ha esordito il presidente.

 

L’unica cosa che ho chiesto ai giocatori è quella di divertirsi e far divertire la gente. Il calcio non può basarsi solo sulla cultura del risultato a tutti i costi.

 

Il modo di raggiungere il risultato per me era più importante. I ragazzi hanno interpretato bene questo messaggio perché non solo si divertivano ma facevano divertire.

 

Le ultime tre partite del campionato sono un esempio. Malgrado il risultato (ndr: la promozione in A) fosse già acquisito, questi ragazzi hanno fatto tre prestazioni eccellenti”. Divertirsi e far divertire, così arrivano anche i risultati secondo Stirpe che prosegue: “A Natale dissi che la direzione intrapresa era quella giusta. Tutta la società ha fatto un salto di qualità importante. Siamo stati bravi a creare intorno ai calciatori quella cortina di ferro indispensabile quando si deve gestire un gruppo giovane e non abituato a sostenere certe pressioni”.

 

Poi l’emozione quando parla di “un’impresa che rimarrà scolpita nella storia del nostro club.

 

Tanti ci fanno i complimenti perché siamo diventati un esempio”.

 

È proprio così. Non è stato importante solo raggiungere la serie A ma anche e soprattutto come si è arrivati a questo risultato.

 

Giocando, divertendosi ma anche lavorando seriamente dietro le quinte. Un lavoro che hanno fatto tutti, giocatori tecnici e dirigenti. Un lavoro la cui direzione è stata sempre data da un presidente/imprenditore che ha saputo creare un gruppo di lavoro di qualità, realizzare uno stadio bellissimo e raggiungere così risultati che poche altre città in Italia possono vantare.

 

Non parliamo solo della serie A ma di come si è preceduto nel percorso basando ogni progetto su una società solida e concreta. Una società che ha ancora molto da dire nel mondo del calcio. Una società che, siamo certi, farà ancora parlare molto di sé, portando anche il nome della città a livelli mai eguagliati. Grazie Presidente. 

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Commenti: 1
  • #1

    Adamo Bartolini (domenica, 21 maggio 2023 20:39)

    A chi lavora spetta premio. Dal Presidente a tutti un grazie.
    Non si dimentica mai. la memoria negli anni vince sempre.