Alatri. Ridateci la Pediatria!

“La pediatria deve tornare ad Alatri.

 

Si tratta di un ospedale che lavora bene e non è giusto che venga chiuso proprio questo reparto”.

 

A parlare il sindaco di 

Fumone Matteo Campoli che questa mattina insieme a tanti altri amministratori e al comitato “San Benedetto” ha protestato davanti gli uffici del direttore generale della Asl di Frosinone. 

“I bambini - ha detto il sindaco – che nel solo anno 2022 hanno avuto accesso al pronto soccorso e ricoverati in pediatria sono stati 4.600, quasi il 50% dei bambini residenti sul territorio. Non possiamo permettere che un reparto di così grande eccellenza venga chiuso o depotenziato”.

Nei giorni precedenti molti sindaci del territorio si sono riuniti per firmare un documento in cui si chiede la rivisitazione dell’atto aziendale, definito “farlocco” dagli striscioni che campeggiavano nella protesta. L’obiettivo di modificarlo è stato ribadito anche questa mattina: “Vogliamo che l’atto aziendale venga subito rivisto. Ci vogliamo sedere insieme a tutti anche con i rappresentanti della regione per discutere di questo problema”.

 

Il sindaco di Fumone ha detto che non si fermerà: “Siamo decisi, sono pronto ad incatenarmi davanti l’ospedale per ottenere questo risultato… Se a Roma trovano i soldi per ingrandire gli ospedali devono trovare i soldi anche per Alatri”.

Alla manifestazione era presente anche il Sindaco di Alatri Costantino Cianfrocca, anche lui altrettanto fermo sulle posizioni: “Non ci tiriamo indietro. Siamo qui perché vogliamo fare insieme a voi questa battaglia”.

 

Alla fine della manifestazione una delegazione è andata a parlare con il direttore generale della asl. Una discussione lunga che però non sembra aver portato a grandi risultati. Il direttore avrebbe affermato che nel prossimo atto aziendale (che si discuterà tra luglio e ottobre) è ancora prevista la pediatria ad Alatri.

 

 

“Non basta – dice Rossana Lemme presidente del comitato “San Benedetto” – Non può bastare una pediatria senza posti letto con due medici presenti solo la mattina. Abbiamo fatto un dialogo civile alla fine del quale però non abbiamo ottenuto risultati”. Prossima settimana prevista un’altra manifestazione.

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