La perpetua s’innamora del parroco.
Lui però se ne approfitta e violenta anche il figlio di questa.
La vicenda finisce in tribunale.
Lei in primo grado è condannata a sette anni di carcere per concorso in violenza sessuale. I fatti risalgono al 2011 quando la donna, che svolgeva il lavoro di perpetua in una parrocchia al nord della provincia ciociara, si innamora del parroco ed intreccia con lui una relazione sentimentale.
Ma proprio il figlio di questa, che all'epoca dei fatti aveva solo undici anni, racconta a scuola che quel prete, così gentile e affabile, abusava di lui nel suo alloggio. Una rivelazione che ha portato sia il presule che l'amante sotto processo.
Entrambi, giudicati separatamente, sono stati condannati uno a undici anni di reclusione e l'altra, accusata di concorso, a sette anni. In tutto questo tempo la perpetua si è sempre proclamata innocente sostenendo di essere ignara di quello che il parroco faceva al figlio.
Le hanno dato ragione i giudici del processo di appello. Grazie al suo difensore di fiducia Alfredo Scaccia, che nella sua lunga arringa ha evidenziato come fossero carenti gli elementi istruttori, l’imputata è stata assolta. Per la donna è stata la fine di un incubo.
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