Carabinieri. Il Calendario 2024

I carabinieri presentano il loro calendario storico edizione 2024.

 

Design a cura di Pininfarina con il contributo del giornalista Massimo Gramellini.

 

Quest’ultimo ha creato la 

serie di storie, basate su fatti realmente accaduti. Momenti toccanti della vita dei carabinieri. tema di fondo la presenza dei militari sempre a fianco della popolazione a partire dal 1946 con il referendum su Monarchia o Repubblica, fino alla recente alluvione in Romagna. 

Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni - come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid19.

 

O la presenza in Afghanistan. In ogni evento i Carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. 

Le illustrazioni che compongono le 12 tavole sono disegnate a matita, tratto che contraddistingue la fase creativa delle opere di Pininfarina - dalle auto sportive ai progetti di architettura.

 

Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di un milione e 200 mila copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue è indice dell’affetto e della vicinanza di cui gode la benemerita.

 

Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’Agenda illustrata.

 

Altre due opere completano poi l’offerta editoriale dell’anno 2024. Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”, riguarda piccole gemme arroccate fra gli scorci più suggestivi del Belpaese.

 

C’è poi il planning da tavolo, in scia con le altre opere, è incentrato anch’esso sul tema del “controllo del territorio”. Anche stavolta il ricavato sarà devoluto ad un reparto pediatrico, individuato quest’anno nel Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.

Scrivi commento

Commenti: 0