![](https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/dimension=726x1024:format=jpg/path/s73adfe6cacf4e2c1/image/ic50264659cc7c6f5/version/1704880830/image.jpg)
Un’indagine che sta portando alla luce una situazione grave e pericolosa.
L’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sulla vendita di olio contraffatto a decine di ristoranti
della capitale. Spacciato per extravergine e venduto a prezzi particolarmente bassi, 3 euro al litro contro una media di 9 euro, in realtà si tratterebbe di olio di semi miscelato con clorofilla e betacarotene per alterarne colore e sapore, così da farlo sembrare simile a quello evo.
Dalle indagini emerge un quadro sconcertante. Un laboratorio clandestino avrebbe realizzato un olio contraffatto e adulterato vendendolo ad una cinquantina di ristoranti della capitale, che lo avrebbero acquistato consapevolmente. Un prodotto potenzialmente nocivo per i consumatori.
I reati contestati sarebbero quelli di contraffazione di sostanze alimentari e ricettazione, mentre i ristoranti coinvolti sarebbero una cinquantina, dal centro storico di Roma fino ad arrivare a Fiumicino ed ai Castelli Romani.
Sulla vicenda è intervenuto anche Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici: “A Rischio la salute dei Consumatori. Parliamo di un prodotto simbolo della dieta mediterranea che dovrebbe rappresentare una garanzia di qualità dei ristoranti che lo utilizzano”.
Scrivi commento