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Gli arriva un protesto per cambiali non pagate ma lei non ne sa nulla.
A firmarle l’amico di famiglia.
È quanto accaduto ad una donna di 40 anni
di Castro Dei Volsci. Recandosi all’ufficio postale per altre pratiche ha scoperto che nei suoi confronti vi era un procedimento a seguito di un decreto ingiuntivo. Pochi giorni dopo ha ricevuto anche una telefonata da una società di recupero crediti. Eppure lei quelle cambiali non le aveva mai firmate.
Così è andata a fondo alla vicenda ed ha scoperto che a mettere la sua firma era stato un amico di famiglia al quale anni prima si era rivolta per un lavoro. Questi si era fatto consegnare i suoi documenti che sarebbero serviti, diceva lui, per l’assunzione.
Risultato: lei non è stata assunta ma si è ritrovata con le cambiali da pagare. Di qui la denuncia nei confronti dell’amico 50enne che, dopo la perizia calligrafica, è stato anche rinviato a giudizio.
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