Bpf. Revocati i Domiciliari

Torna in libertà il direttore della banca popolare del frusinate.

 

Il giudice per le indagini preliminari, infatti, ha revocato la misura degli arresti domiciliari.

 

Resta però 

il divieto di entrare negli uffici dell’istituto di credito. In ogni caso Scaccia nei giorni scorsi aveva già presentato le sue dimissioni sia come direttore che come amministratore delegato. La stessa banca, che ha sottolineato come le operazioni avallate da Scaccia siano state regolari, ha comunque azzerato le posizioni delle persone interessate dall’inchiesta.

 

Secondo la procura esistevano tre associazioni a delinquere una che riguardava le truffe per i super bonus, una nella “creazione di falsi crediti erariali e nella organizzazione di indebite compensazioni sia nel riciclaggio e nell'auto riciclaggio di rilevanti partite di "nero" sia nella esecuzione dei reati fiscali e societari presupposti dall'attività riciclatoria”. Tutte facenti capo a Rinaldo Scaccia.

 

Dopo l’operazione del 6 febbraio scorso con l’emissione di 11 ordinanze nei confronti di altrettante persone, alcune di queste sono tornate in libertà. È il caso degli altri due funzionari della banca e del notaio di Sora Federico Labate. Così come si sono attenuate le misure nei confronti dei due imprenditori coinvolti nell’inchiesta, gli unici due che erano finiti in carcere. 

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