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Prendevano i tartufi dall’Iran e li rivendevano come fossero italiani.
I soldi poi finivano in Bulgaria.
Oltretutto
non pagavano l’Iva. La truffa è stata scoperta dalla guardia di finanza. Un’evasione di 23 milioni di euro. Le indagini sono partite da una società avente sede legale a Sora. Sospetto il conto corrente aperto in Bulgaria che, grazie alle operazioni commerciali in Italia riusciva ad evadere il fisco.
Il legale rappresentante della società è indagato di autoriciclaggio, occultamento delle scritture contabili, omesso versamento dell’Iva. Ma le ipotesi investigative parlano anche di frode alimentare. Sequestrati oltre 21 tonnellate di tartufi provenienti dall’Iran.
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