Sfruttamento della prostituzione.
Sette gli indagati.
Sono cittadini stranieri: rumeni, albanesi e georgiani.
Ma tra loro c’è anche una donna di Patrica.
Sono loro, secondo la procura, a gestire il giro di prostituzione a Frosinone. Gli investigatori hanno chiuso le indagini ed ora i sette rischiano di essere processati anche per i reati di tentato omicidio e lesioni gravissime.
Si, perché, per costringere le donne ad esercitare il mestiere più antico del mondo, non si sono fatti scrupolo di picchiarle, incendiare auto, somministrare farmaci che rendevano le ragazze incapaci di intendere e di volere. Minacciarle persino di utilizzare l’acido per sfigurarne il viso.
Un’organizzazione senza scrupoli insomma. Un gruppo ben organizzato che gestiva anche gli spazi per la prostituzione, in ognuno dei quali le ragazze, o chi per loro, doveva pagare un affitto. Questo il quadro che esce fuori alla fine delle indagini portate avanti dalla squadra mobile di Frosinone.
I legali difensori hanno ora venti giorni di tempo per presentare prove a discarico o per chiedere che i loro assistiti vengano interrogati. Trascorso tale termine il giudice deciderà sul rinvio a giudizio.
Scrivi commento