Ingoiano bulloni, batterie, ogni oggetto metallico. Poi lo espellono in bagno.
Calci alle pareti, pugni alle finestre dell'ospedale.
Si tratta di due detenuti che
attualmente si trovano presso la camera di sicurezza dell’ospedale Spaziani di Frosinone. Sono detenuti psichiatrici e stazionano in ospedale da diverse settimane. Momenti di lucidità alternati ad altri dove vanno fuori di testa e spaccano tutto.
O forse hanno escogitato questo sistema proprio per non tornare in carcere.
Uno di loro, dopo aver ingoiato un bullone ha preteso di essere operato.
Poi, quando ha capito che non ci sarebbe stato alcun intervento, ha cominciato a tirare calci alle pareti e alle finestre.
Ha spaccato gli interruttori della corrente e quei pochi suppellettili presenti nella stanza. Si tratta di una sala ricavata con pareti in cartongesso e nelle stanze attigue vi sono gli altri pazienti. Una situazione che sta mettendo in seria difficoltà sia il personale sanitario sia quello della polizia penitenziaria.
Si, perché la già grave carenza di personale costringe alcuni degli agenti a stazionare nei pressi della camera di sicurezza dell’ospedale.
“Gli agenti non riescono a rispettare le turnazione – denuncia Angelo Vittiglio (in foto) segretario provinciale uspp – doppi e tripli turni. Alcuni iniziano a lavorare la mattina e terminano il giorno successivo. Siamo allo stremo”.
Senza contare delle continue risse che vi sono all’interno del carcere. Dove spesso proprio gli agenti rimangono feriti. I sindacati della polizia penitenziaria hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di Frosinone per esporre la situazione e chiedere un intervento presso il Ministero dell’Interno.
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