Due ore e mezzo è durato l’incontro all’interno del carcere di Frosinone tra il sottosegretario Del Mastro e le rappresentative sindacali.
Al rappresentante del ministero della Giustizia sono state elencate tutte le difficoltà operative che stanno incontrando sia gli operatori che
lavorano all’interno del carcere che quelli addetti alle traduzioni. “Come Segretario provinciale della Uspp – ha detto Angelo Vittiglio - ho descritto il carcere di Frosinone. Un carcere dove sono avvenute intrusioni ed evasioni, omicidi in cella, aggressioni ai colleghi. Ad uno addirittura gli fu tagliata la gola”.
“I colleghi delle traduzioni – prosegue Vittiglio (in foto) - sono impegnati tutti i giorni nel trasferire i detenuti mandati in altri istituti per aver compromesso la sicurezza del carcere.
Ho raccontato delle difficoltà gestionali: un solo collega lavora in diversi posti di servizio. Inammissibile”.
Oggi il personale di polizia penitenziaria si sente abbandonato non si sente difeso dalle istituzioni che non garantiscono i mezzi necessari per la gestione dei detenuti.
Del Mastro, da parte sua ha garantito l’impegno a cercare di risolvere i problemi di personale e di sicurezza.
Ma cosa si è fatto sinora?
“Extra assunzioni – spiega del Mastro - l’acquisto degli strumenti atti a fronteggiare i momenti più critici che si vivono in carcere, soprattutto in occasione delle sommosse. Abbiamo sbloccato 255 milioni in edilizia penitenziaria per recuperare 7000 dei diecimila posti detentivi mancanti”.
Scrivi commento