In arresto 4 cittadini sudamericani.
Si tratta di tre persone originarie del Cile, due 44enni e un 43enne, e di un
cittadino Cubano di 25anni, tutti con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Per gli investigatori si tratta della banda dedita a reati contro il patrimonio, quali furti in abitazioni, che sin dalla mattina si aggiravano nelle aree urbane più esterne, pronti a colpire. Sono stati intercettati da una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Sora, su segnalazioni di alcuni cittadini che hanno indicato la presenza di un SUV rosso con quattro persone a bordo dal fare sospetto.
Si fermavano nei pressi delle abitazioni, si trattenevano senza motivo in una certa area. Un’autovettura non della zona, segnalata alla fine in Via Agnone del Prato. Proprio lì i Carabinieri inviati dalla Centrale Operativa, li hanno notati e si sono avvicinati, seguendoli. Hanno poi indicato agli stessi di fermarsi, anche attivando sirene e lampeggianti.
Ma sono riusciti a fermali soltanto dopo un inseguimento, anche se breve, durante il quale sono riusciti ad affiancarli e a indurli a non proseguire. Scesi i Carabinieri e avvicinatisi all’autovettura, una Alfa Romeo Tonale, nuova fiammante, di colore rosso-amaranto, all’atto di controllare gli occupanti i militari si sono subito accorti della presenza, sotto i piedi degli occupanti, sia dei sedili passeggero anteriore che di quelli posteriori, di guanti cappellini e degli arnesi evidentemente utilizzabili per “scassinare” porte e finestre.
Il controllo è stato approfondito e ne è nata una colluttazione. In quel momento è opportunamente sopraggiunta una pattuglia della Squadra Anticrimine del Commissariato di PS di Sora, richiesta durante l’inseguimento come rinforzo dalla centrale operativa. All’arrivo dei colleghi della Polizia di Stato, tutti e quattro gli occupanti della Tonale sono stati definitivamente bloccati e, quelli più violenti, già ammanettati.
Nel cofano dell’autovettura alcuni oggettini probabilmente di bigiotteria, che avvalorano fortemente l’indicazione che si tratti di ladri di abitazione, anche se non erano state segnalate effrazioni nelle ore precedenti: si tratta di alcuni orecchini, dei braccialetti, un orologio.
Dagli accertamenti effettuati gli stessi risultano domiciliare in una zona degradata di Ostia, in Via dell’Idroscalo, un dettaglio non indifferente per i Carabinieri. Difatti, la sera del 5 novembre scorso, è avvenuto un furto in Via Trecce. I Carabinieri intervenuti, grazie alla collaborazione dei cittadini venne individuata un’autovettura Fiat Tipo, anche questa nuovissima.
Alcuni residenti avevano rilevato la targa attraverso la quale i militari riuscirono a rintracciare l’autovettura. Era a Ostia in Via Idroscalo. I colleghi del locale comando, non sapendo in quale delle abitazioni degradate presenti in quel luogo, potessero trovarsi i malviventi, hanno effettuato un servizio di appiattamento, riuscendo a bloccare ed arrestare due persone che erano andate a riprendere l’auto. Anche in quel caso ne era nata una colluttazione, anche in quel caso erano cittadini cileni.
Il Giudice ha convalidato l’arresto e sottoposti i cittadini sudamericani al divieto di dimora nei comuni della Regione Lazio, in attesa che venga celebrato il processo.
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