Dopo mesi di preparazione si è concluso il G7 di Fiuggi.
Le varie delegazioni sono state accolte nei più grandi alberghi della cittadina termale.
Incontri anche
bilaterali tra i diversi ministri degli esteri. Oltre 1500 gli uomini della sicurezza che hanno presidiato ogni varco delle città di Fiuggi e di Anagni.
Qualche disagio per i cittadini residenti che hanno subìto limitazioni nella circolazione, ma alla fine l’incontro tra i grandi è stato un successo, almeno sotto il profilo della sicurezza.
La polizia ed i carabinieri hanno dovuto gestire i lunghi cortei di auto, a Fiuggi ne abbiamo contate oltre 140 in un solo caso: l'arrivo delle delegazioni nella città termale.
Dall’incontro tra i ministri degli esteri (Canada, Francia, Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Germania, Giappone) ne è uscito un comunicato che ha messo tutti d’accordo soprattutto sulla questione Israelo/Palestinese. (Comunicato definito un capolavoro della diplomazia).
C’era infatti il problema della corte di giustizia europea ed il mandato di arresto nei confronti del capo del governo israeliano.
Alla fine le diplomazie hanno redatto un comunicato che aggrega le posizioni dei diversi paesi.
In verità nonostante i 220 giornalisti accreditati i tg nazionali hanno parlato poco del G7 ma per Fiuggi ed Anagni è stata comunque una grande vetrina a livello internazionale. Un successo per Tajani che ha fortemente voluto che l'incontro si svolgesse nella sua terra Ciociara ed un successo per la questura che ha dovuto gestire anche la protesta organizzata dal comitato Direzione Pace.
Questa mattina c’è stato infatti un presidio per richiamare l’attenzione dei ministri riuniti sull’urgenza di un cessate il fuoco immediato in Palestina e sulla necessità di un impegno concreto per promuovere la pace globale.
I partecipanti hanno lanciato un appello affinché il G7 non si limiti a discutere di strategie geopolitiche, ma metta la pace e i diritti umani al centro dell’agenda internazionale.
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