
"Solo 5 anni ci separano dai nuovi limiti europei sulla qualità dell’aria, ma le città italiane sono impreparate.
L’aria resta irrespirabile e i livelli di inquinamento attuali sono ancora troppo distanti dai parametri che entreranno in vigore nel 2030".

A scrivere è Andrea Minutolo (in foto) geologo coordinatore dell'ufficio scientifico di Legambiente.
Nel report di Legambiente riferito al 2024, "25 città, su 98 hanno superato i limiti di legge per il PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo), con 50 stazioni di rilevamento – dislocate in diverse zone dello stesso centro urbano.
In cima alla classifica troviamo Frosinone (Centralina Scalo)".
Non è una novità. Da anni il capoluogo ciociaro è in cima alle classifiche per l'inquinamento da Pm10 e non solo.

Sulla questione interviene anche il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli che ricorda i progetti in corso d’opera (Brt, raddoppio dell’ascensore inclinato, nuove aree verdi, isole pedonali, piste ciclabili…) ma chiede anche l’aiuto di tutti i cittadini:
“Serve una mutazione culturale, specie in una città, come la nostra, con il tasso di motorizzazione più alto d’Italia. Per innescare questo cambiamento, è necessario che i cittadini siano invogliati e incentivati a utilizzare infrastrutture e servizi sostenibili.
Questo percorso richiede il coinvolgimento di tutti, perché la transizione ecologica si realizza con un impegno condiviso e consapevole da parte di ognuno di noi. L’amministrazione sta facendo la propria parte: in tal senso, ha destinato l’80% degli investimenti del Pnrr e l’80% degli investimenti previsti dal PR FESR Lazio all’ambiente”.
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