
Estorsione e usura.
Gravi le accuse nei confronti di due commercialisti di Isola del Liri.
L’indagine,
condotta dagli operatori della Squadra Mobile e del Commissariato di Sora, è nata a seguito di denunce sporte da imprenditori ciociari, vittime dei commercialisti. In particolare il primo imprenditore, attivo nel settore edile, veniva incaricato dai destinatari delle misure di eseguire dei lavori edili presso la loro dimora. Per l’esecuzione dei lavori, essendo l’impresario edile in difficoltà economiche, ha chiesto ai suoi due committenti un’anticipazione sulla somma totale pattuita per i lavori da eseguire.
Dopo poco, i due commercialisti invece hanno cominciato a pretendere dall’imprenditore edile la restituzione di una somma pari a sette volte circa quella anticipata. Alla mancata consegna della cifra richiesta, si è presentato un noto pregiudicato della zona che, con azioni intimidatorie, è riuscito ad ottenere dall’imprenditore edile la somma totale di Euro 1.500 euro, in tre distinte consegne.
Esasperato dalle circostanze, l’impresario si è rivolto alla polizia che ha concordato con la vittima una consegna controllata di denaro grazie alla quale il 28 novembre scorso è stato tratto in arresto il pregiudicato nella flagranza del reato di estorsione, il quale veniva associato alla casa circondariale di Cassino.
Le successive attività tecniche disposte dalla Procura della Repubblica di Cassino hanno consentito di individuare ulteriori vittime del reato di usura, rispettivamente amministratore e socio di una ditta attiva nella manutenzione industriale, i quali spinti da difficoltà economiche avevano chiesto ad uno dei due commercialisti, peraltro revisore contabile della loro ditta, la somma di 5 mila euro.
A distanza di due mesi, il commercialista pretendeva dai due soci l’immediata restituzione di una somma pari al doppio della somma originaria. Le parti offese, non riuscendo al momento a coprire l’illecito debito, sono state obbligate dal commercialista a pagare, per suo conto, della merce da egli acquistata presso una rivendita di materiali edili di zona.
Al termine delle formalità di rito ai due commercialisti sono stati notificati i provvedimenti restrittivi della libertà personale, rispettivamente agli arresti domiciliari e obbligo di dimora, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino.
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