Truffato da un Finto Poliziotto

Gli telefona prima la banca, poi un ispettore della polizia postale.

 

Ma era una truffa con la quale gli hanno portato via 20 mila euro.

 

Vittima un anziano. Questi avrebbe ricevuto la telefonata da finto un sedicente operatore dell'assistenza clienti della sua banca chiedendo se fosse stato lui ad effettuare un bonifico di 20 mila euro.

 

La vittima ha risposto che non ne sapeva niente di quell'operazione. L'operatore quindi lo ha tranquillizzato: il bonifico sarebbe stato “congelato” e dell'accaduto sarebbe stata interessata la Questura di Frosinone. Non solo un suo ispettore l'avrebbe contattato. 

 

Difatti, di lì a poco, l'anziano ha ricevuto un'altra telefonata dall'utenza telefonica 07752181 (Utenza nominalmente del centralino della Prefettura e della Questura di Frosinone) da un sedicente Ispettore della Polizia Postale di Frosinone. Questi lo ha invitato a ripetere l'operazione di bonifico bancario in uscita per la somma di 20 mila euro, su un diverso conto corrente per poter, a suo dire, effettuare uno storno della precedente operazione e riaccreditare l'intero importo. 

 

La vittima, persuasa da quanto riferitogli dal falso Ispettore della Polizia Postale, ha eseguito bonifico e sul proprio telefono gli è anche arrivato un messaggio WhatsApp con il logo e la dicitura della Polizia Postale: l'operazione era andata a buon fine e lui avrebbe dovuto presentarsi presso la Questura per formalizzare la denuncia.

 

Tuttavia non appena giunto in Questura l'anziano ha constatato purtroppo che non era stato contattato da alcun Ispettore della Polizia Postale né che vi era in atto una indagine, realizzando così di essere stato raggirato. 

 

L'attività investigativa intrapresa poi dai poliziotti, quelli veri, ha accertato che il numero telefonico da cui erano partite le telefonate, è intestato ad un cittadino straniero inesistente e che il responsabile della truffa era proprio il pregiudicato romano sul cui conto corrente erano inizialmente confluiti i fondi, poi traslati su conti correnti esteri per investimenti in criptovalute.

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