Frosinone. È di queste ore la notizia della imminente e (quasi) certa apertura di via del Casone al traffico veicolare.
One Way. Ci sarà un senso unico: da via Marcello Mastroianni (villa Comunale) alla via
dei Monti Lepini, quella che noi di Frosinone chiamiamo “il raccordo”. Descrizione. Via del Casone è un ameno tratturo cittadino - benché asfaltato - di ridotta larghezza, circondato da querce, da alberature autoctone e fratte varie.
In alcuni tratti la vegetazione la fa da padrone. Una sorta di visione della città in un futuro post apocalittico. Rappresenta però un bel percorso per i viandanti, passeggiatori e ciclisti amatoriali.
La notizia. Questo tratturo verrà aperto al traffico veicolare rendendo agibile anche il ponticello sul Rio Cavariccio.
Il pensiero del Grillo. Pur essendo abituati alle più strampalate, folkloristiche e pittoresche iniziative dell’amministrazione comunale sulla viabilità (ad esempio le ciclabili, la BRT, piazzale Kambo, quell’accrocco di vetro e metallo che chiamano ascensore inclinato, ecc.), adesso arriviamo alla più grande nefandezza sulla mobilità urbana.
Che una viuzza, uno stradello, un viottolo possa decongestionare il traffico da De Matthaeis al raccordo è una pia illusione. La vocazione di via del Casone è un’altra. È quella di rappresentare un tratto di una pista ciclabile che parta dalla villa comunale e arrivi a piazzale Kambo.
Il tragitto potrebbe essere via Marcello Mastroianni (villa comunale) via del Casone, via Vado del Tufo, viale Austria, corso Francia, viale Grecia, via Claudio Monteverdi, piazzale Kambo. La sola via Vado del Tufo è priva di parcheggi laterali, accessi, innesti e altro. Pensiamoci, anzi, pensateci. O meglio, ravvedetevi!
Il Grillo Sparlante
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Francesco (giovedì, 29 maggio 2025 17:15)
Che senso ha aprire questa strada al traffico, quando già c'è via tommaso landolfi tutt'altro che congestionata?
Francesca (giovedì, 29 maggio 2025 22:14)
Io che vivo ai Cavoni so bene che per raggiungere a piedi il centro, l’unica possibilità di farlo in sicurezza è proprio attraverso via del casone, altrimenti saremmo costretti a prendere la Monte Lepini, che con i suoi marciapiedi intermittenti, di sicurezza per i pedoni ne ha ben poca. Per farla breve lasciate le cose così come stanno e ricordatevi che esiste via Tommaso Landolfi.
Michele (sabato, 31 maggio 2025 18:39)
Più strade si aprono e meglio è, basta con la polemica a prescindere