Lavoro: Strategia per farlo ripartire in ciociaria. Il Mise pronto alla firma dell'accordo che riguarda centinaia di cassaintegrati della provincia

Roma. "Oggi è stato fatto un altro  decisivo passo in avanti verso il rilancio economico della Provincia con l'incontro al Mise per la definizione dell'accordo di programma per il sistema locale del Lavoro  Frosinone-Anagni".  E' quanto dichiarato dalla consigliera regionale del gruppo “Per il Lazio”, Daniela Bianchi  a margine dell'incontro che si è svolto nel pomeriggio e nel quale è stato deciso che per la metà di Luglio il  Ministero per lo Sviluppo Economico è pronto a firmare l'accordo. Un momento importante raggiunto dice la consigliera Bianchi "grazie anche alla forte azione di spinta della Regione Lazio che ha messo sul tavolo 51 milioni di euro per l'area industriale del frusinate". L'accordo riguarderà tutti i lavoratori della Provincia, reimpiegati grazie agli ingenti investimenti delle imprese attratte dalle favorevoli condizioni offerte come servizi alle imprese, incubatori di startup  e accesso al credito. L'impegno della Regione Lazio, con 51 milioni di euro, provenienti in gran parte dal fondi europei, - continua Daniela Bianchi- segna un cambio di passo che potrebbe avviare una precisa ed innovativa politica industriale per l'area Frosinone Anagni. Ora la parola passa la Governo, che nelle prossime settimane, attraverso il Ministero allo Sviluppo Economico,  dovrà definire l'entità del suo intervento per l'occupazione e il rilancio economico dell'area.

 

Prima  dell'incontro definitivo per la firma, la Regione ha voluto organizzare un ulteriore tavolo, aperto solo ai sindacati. In questa sede i rappresentati dei lavoratori delle aziende in crisi, a partire da quelli della Videocon, potranno conoscere i dettagli dell'accordo e tutte le soluzioni per il reimpiego. Per i dipendenti dell'azienda di Anagni  la Regione  ha deciso comunque di riservare oltre 6,4 milioni di euro di fondi FEG, fondi bloccati da alcuni anni, che la Giunta Zingaretti è riuscita a rendere di nuovo disponibili, impedendo che tornassero nelle casse europee.

 

La svolta passerà comunque dalla qualità e dalla portata dei progetti. Non a caso, oggi, nella presentazione del rapporto annuale di Federculture, si è parlato della riqualificazione della valle della Ruhr, un’area di miniere abbandonate negli anni 80', oggi terra di cultura, sviluppo e rispetto ambientale. La dimostrazione di come la cultura possa creare economia e benessere.

 

A firmare quel progetto fu Andreas Kipar, lo stesso architetto che chiamai, come Presidente della Fondazione Kambo, per disegnare il masterplan della Valle del Sacco, unico documento organico e programmatico in grado di gettare le basi per un processo di sviluppo per il nostro territorio. Ora questo progetto potrebbe diventare realtà con gli investimenti che l'accordo di programma saprà generare.

 

Come ha ricordato lo stesso presidente di Federculture, Roberto Grasso “All'origine del successo dell'Italia c'è stato il suo capitale umano, il bene più prezioso di un Paese, che negli anni si è sempre più indebolito.”

 

 

Proprio per queste ragioni, la Regione Lazio, credendo nell’ accordo, ha voluto invertire la rotta, puntando decisamente su capacità, creatività e competenze dei tanti lavoratori e giovani della Provincia, che avranno la possibilità di essere i protagonisti, con il lavoro, di una nuova fase economica innovativa e capace di dare nuova linfa al Made in Italy.




 

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Commenti: 1
  • #1

    Adriano (lunedì, 01 luglio 2013 21:40)

    si come no...vedi vicenda Frosinone Multiservizi!