Anagni. Stamane e fino al tardo pomeriggio è scattato un sopralluogo accurato di N.I.A e carabinieri sulle macerie della Collalto, l'azienda i cui uffici e depositi sventrati nella deflagrazione di Lunedì alle 6.30 sono ubicati in via Bassano in località Osteria della Fontana. Sono stati prelevati campioni da analizzare chimicamente in laboratorio. Un aspetto della perizia che allunga i tempi del responso. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Procura Della Repubblica di Frosinone, il dott. Coletta, puntano a risalire alla causa esatta della deflagrazione avallando o mettendo in discussione la matrice dolosa. I risultati della perizia sono ancora avvolti nel massimo riserbo ma secondo le prime indiscrezioni sembra perdere consistenza la pista dell'attentato dinamitardo. Un sospetto che si era fatto strada a ridosso della deflagrazione quando lo scenario agli occhi dei residenti e delle forze dell'ordine è apparso disastroso: macerie ovunque e porte e finestre divelte ed infrante dall'onda d'urto che ha raggiunto abitazioni ed uffici a 360° in lungo e largo lungo il perimetro della Collalto. Una trentina di esercizi commerciali pronti a sporgere denuncia per i gravi danni subiti. Parliamo di vetrate infrante, espositori crollati, serrande divelte. In attesa delle risultanze investigative il titolare della storica attività dedita alla realizzazione di motori per serramenti, dovrà affrontare una ingente spesa di ricostruzione e di pagamento danni. Si stimano cifre per un milione di euro. Tutto mentre a giorni era attesa l'inaugurazione di un altro punto vendita e assistenza Collalto in provincia di Latina. Un dettaglio che aveva fatto pensare ad una eventuale ritorsione dell'ambiente malavitoso con interessi analoghi in quella zona.
Scrivi commento