Un presidio di protesta in Prefettura accoglierà giovedi l'assessore regionale al lavoro Valente

L'ira dei dipendenti Pubblici: "In bilico il nostro contratto ed il nostro stipendio!"

I comuni rischiano il dissesto per il blocco dei fondi in Regione

Frosinone. Manifesteranno sotto il palazzo della Prefettura in piazza della Libertà il 25 luglio in occasione della visita dell'assessore regionale al lavoro Lucia Valente. Si tratta dei dipendenti e precari degli enti locali. Persone assunte in passato  sulla base di convenzioni sottoscritte con la Regione Lazio e che oggi sono a rischio di sospensione del contratto.

 

Questo perché c’è nell’aria la ipotizzata rescissione delle convenzioni sottoscritte nel 2010/2011. La manifestazione di protesta, la terza organizzata dall’unione sindacale di base  negli ultimi 2 mesi, punta a tenere alta l’attenzione su questa vertenza.

 

“Dal momento in cui è stato sollevato il problema delle assunzioni di lavoratori, ormai ex lsu, da parte della Corte dei Conti, i dipendenti degli enti locali, inscritti con USB, hanno iniziato a protestare contro le ipotesi di rescissione delle convenzioni. Le stesse che hanno permesso a Provincia  Comuni e Comunità montane” - afferma in una nota Elisabetta Callari USB – “di sanare una condizione di lavoro nero  a dir poco paradossale. Quasi venti anni di una situazione che è andata avanti  con  proroghe statali e regionali tali da assicurare da una parte  i servizi nei comuni e dall’altra il lavoro ai dipendenti, il tutto però in assenza del contratto regolare di lavoro.

 

“Spudoratamente – continua la Callari -  dopo 2 anni e mezzo dall’assunzione a tempo indeterminato si viene a mettere in discussione l’assunzione, il contratto e lo stipendio. Come se questo non bastasse sono  bloccati da mesi in Regione i trasferimenti di denaro. Il risultato è  che molti  piccoli comuni non possono pagare gli stipendi ai dipendenti part time a tempo determinato i quali, in pratica, lavorano senza percepire lo stipendio da gennaio.

 

Sono trascorsi molti mesi, si sono sommate svariate proteste di lavoratori e amministratori. “Dalla Regione dopo iniziali resistenze sono arrivate le rassicurazioni ma  intanto i comuni rischiano il dissesto per i mancati trasferimenti, i lavoratori la sospensione del contratto e delle retribuzioni. Si è passato il limite, e si continuano a scaricare sugli enti locali responsabilità circa la convenzione regionale di cui non sono stati artefici. La responsabilità politica di chiudere il bacino lsu entro l’anno 2011,  stabiliti dall’accordo tra Regione e Governo, è solo da imputare all’Ente Regionale.

 

Le promesse convocazioni ufficiali degli enti locali, a tutt’oggi restano senza riscontro. “La Regione in occasione della manifestazione USB del 10 luglio aveva assicurato che entro questo mese sarebbe stata  convocata una prima riunione con gli enti.  La Provincia e i  sindaci, nello stesso giorno, hanno richiesto un incontro urgente e sottoscritto un documento per chiedere la sospensione dell’atto regionale.”

 

Occorre la soluzione politica per sanare la convenzione regionale e lo stanziamento dei fondi per pagare subito gli stipendi dei contratti part time e il bonus per la fuoriuscita richiesto da 2 anni. Motivo per il quale USB indice un nuovo presidio il 25 luglio  ore 10.00 presso la Prefettura di Frosinone in occasione della presenza dell’Ass.re al Lavoro regionale Lucia Valente.

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Commenti: 1
  • #1

    Christian (mercoledì, 24 luglio 2013 04:01)

    Non ci stanno i soldiiiii lo volete capiii ??
    Abbiamo perso la sovranità monetaria con l'euro e mo ce lo prendiamo in c...