Sanità. Sindaci divisi sulle proposte dell'atto aziendale

Frosinone. Assemblea infuocata presso la sala  teatro della Asl di Via Armando Fabi. Oggetto della discussione della consulta dei sindaci è la revisione della bozza d’atto aziendale che ridefinirà la situazione sanitaria della provincia per i prossimi cinque/sette anni. Una discussione che nelle scorse edizioni della riunione della consulta  ha visto la bocciatura unanime dell’assemblea dei sindaci, che tacciava il piano come “ingiusto e sbilanciato”. Questa volta invece ha messo in evidenza una spaccatura del fronte dei primi cittadini. La commissione incaricata di redigere la modifica della bozza di atto aziendale infatti ha proposto una doppia soluzione. La creazione di due poli ospedalieri quello di Frosinone-Alatri da una parte e quello di Cassino- Sora dall’altra oppure la creazione di un polo unico a Frosinone con tre strutture satelliti ovvero Alatri, Cassino, Sora. Soluzioni che in ogni caso annientano l’ospedale di Anagni. Il sindaco Carlo Noto, nella doppia veste di primo cittadino e medico, ha reagito ribadendo che “Il consiglio di stato dice che il presidio di Anagni deve esistere. Una sentenza che non è stata recepita.” Inoltre Noto ha argomentato l’opposizione all’atto aziendale sulla base di un documento di quattro pagine in cui punto per punto vengono messe in luce le lacune dell’assetto sanitario prospettato. Il primo cittadino di Alatri invece ribadisce polemico che” noi siamo sindaci. Abbiamo le competenze per redigere noi un nostro atto aziendale. Non votare quello di altri. La Regione potrebbe non approvare ma noi intanto forniamo gli strumenti. Votiamo un atto che contiene quello di cui abbiamo diritto.”(continua)

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