Cadavere decapitato dal treno in corsa. Era uno studente universitario di 29 anni

Sciacalli di morte: decine di curiosi accalcati sulle rotaie per filmare l'orrore

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Sgurgola. Trovata l’identità del ragazzo suicida ieri sui binari della stazione di Sgurgola. Era uno studente universitario di 29 anni, indiano e domiciliato a Ferentino con il padre, operaio di professione. Dopo un giorno di indagini e ricerche si è riusciti a dare un nome ed un volto al cadavere decapitato dalle rotaie del convoglio delle 11.12 diretto da Roma. Una chiave di casa, pochi spiccioli ed un biglietto del treno. Questo quanto rinvenuto nelle tasche dello studente universitario a pochi passi  dalla laurea. Nessun biglietto al momento spiega il gesto. Il padre, analfabeta, era disperato perché il figlio non aveva fatto rientro a casa e lo cercava nei pressi di Colleferro. Li è stato raggiunto dalla polizia che gli ha comunicato la tragica notizia.  Comprensibilmente sconvolto per l’accaduto  l’uomo non ha saputo giustificare il gesto del figlio che non gli aveva mai lasciato ad intendere un malessere oppure un disagio. L’unica cosa certa di questa vicenda tragica è che ieri mattina questo ragazzo si è sdraiato sulle rotaie ed ha atteso l’arrivo del diretto 3362 partito da Frosinone e diretto a Roma. Quando il macchinista del convoglio è entrato in stazione ha visto qualcuno sdraiato sui binari, ha iniziato a frenare il treno in corsa con sosta non prevista alla stazione di Sgurgola, ma non c’è stato nulla da fare. Le rotaie hanno tranciato di netto la testa dal resto del corpo del ragazzo. Una scena drammatica quella alla quale hanno dovuto assistere i soccorritori. Il sindaco del paese Lepino, Antonio Corsi,  si è portato sul posto ed è stata addebitato al comune di Sgurgola  il trasporto della salma presso l’obitorio di Frosinone dove sarà eseguito l’esame autoptico. L’amministrazione ha versato cinquecento euro. Gli agenti della Polfer stanno eseguendo le indagini da quando è accaduta la tragedia. Si cerca di capire chi era questo ragazzo, perché ha scelto Sgurgola per morire e come mai non portasse documenti con se? Non era clandestino anzi ben integrato e con tanto di documenti dal 2004. Forse non voleva essere identificato di proposito? Tutti interrogativi che attendono una risposta. Intanto adesso si cerca anche un’auto, un’utilitaria, sulla quale il giovane sarebbe arrivato nei pressi della stazione di Sgurgola. Il mezzo fino ad oggi non è stato ritrovato. Gli inquirenti vogliono capire qualcosa di più. Forse su quell’auto c’è la risposta ad un dramma umano?

Sciacalli di morte

Sgurgola. Treni bloccati dal corpo sulle rotaie, la polizia scientifica in azione e decine di curiosi scesi dai convogli per filmare l'orrore del corpo mutilato con i telefoni cellulari. Questo il retroscena amaro di un fatto di cronaca drammatico. Un ragazzo suicida sui binari, e in quel momento senza identità, accerchiato da decine di persone pronte a filmare l'evento. La polizia ferroviaria ha dovuto transennare l'area per tenere lontana la folla e consentire agli agenti della polizia scientifica di effettuare i rilievi. Molti pendolari, quando il treno è ripartito, sono rimasti sulla banchina in attesa del convoglio successivo per assistere a tutte le fasi di quello "spettacolo": E' stato filmato anche l'arrivo della bara, la ricomposizione del cadavere e tutto ciò che ne è seguito. Ce lo raccontano amareggiati i testimoni oculari di quanto accaduto, persone in divisa costrette ad essere presenti a quello strazio per garantire l'ordine e la sicurezza ma impressionati dalla morbosità delle persone che non arretrano davanti a tanta disperazione. A filmare la tragedia persone di tutte le età anche padri di famiglia. Persone dalle quali ci si aspetterebbe maggiore buon senso.

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Commenti: 2
  • #1

    un lettore (sabato, 12 ottobre 2013 17:09)

    Dopo dicono che va tutto bene, questi gesti estremi inducono noi tutti a riflettere , capire gli altri se ci sono problemi e nel limite del possibile aiutarli a risolverli. Le Istituzioni devono fare molto di piu'. Intanto un pensiero va alla famiglia del ragazzo in questi momenti difficili.

  • #2

    soralella.a (mercoledì, 26 febbraio 2014 17:57)

    Conoscevo il ragazzo in questione e conosco il padre .
    Molto s'indaga ancora ma la cosa peggiore è averlo frequentato e rammentarlo prima e dopo il suo gesto.