Primo maggio. Il corteo dei lavoratori... e dei disoccupati

Più Lavoro, più Europa, più Solidarietà. Questo lo slogan del corteo che quest’anno si è svolto ad isola del Liri nella tradizionale festa dei lavoratori.

 

Un anno particolare dove i dati sulla disoccupazione sono da capogiro. Tante le delegazioni di lavoratori con striscioni e bandiere. Ma anche forte la presenza di Delegazioni di Lavoratori disoccupati, in Cassa Integrazione, in Mobilità, lavoratori precari e Pensionati, rappresentanti di una Provincia ferita da una crisi devastante che non ha risparmiato nessuno.

 

La crisi economica sta privando le persone delle protezioni necessarie per condurre una vita dignitosa ma, il lavoro non è, come molti sostengono, soltanto uno strumento per garantirsi un'autonomia economica, contribuisce alla costruzione di un'identità sociale, permette di tessere relazioni, riduce l'isolamento, è insomma un bene prezioso, sempre più scarso. La perdita del lavoro sta provocando conseguenze drammatiche nella nostra Provincia e CGIL, CISL e UIL, solo per citare alcuni dati rilevano che:

 

111.476 sono gli Iscritti ai Centri per l’Impiego (in Provincia 1 su 5 non lavora); le donne disoccupate in Provincia sono 60.317 e gli uomini 51.159;  il Tasso di disoccupazione al 15% (+3% nell’ultimo anno); La disoccupazione è cresciuta nell’ultimo anno del +19.1%; La disoccupazione giovanile al 50.2%; il PIL pro capite è di 23.583 euro; l’importo medio delle Pensioni è di 663 euro.

 

Dati che fanno rabbrividire se si pensa che la Provincia di Frosinone è in 5 posizione in Italia per numero di Cassaintegrati (137 cassaintegrati ogni 1.000 dipendenti); e prima nel Lazio per numero di Cassaintegrati; la Cassa integrazione è aumentata nell’ultimo anno del +33.4%; per coprire la Cassa e la Mobilità in deroga per il residuo 2013 e i primi mesi del 2014 occorrono  191 milioni di euro di stanziamenti; sono oltre 3.000 le persone in Mobilità in Deroga ma i Pagamenti sono indietro di un anno.

 

È vero che nell’ultimo anno sono stati assunti, con varie tipologie contrattuali, 76.656 persone ma coloro che hanno perso il posto di lavoro sono stati 92.031. insomma ci sono ben 15.376 nuovi disoccupati.

 

Il debito della Sanità non permette alla Regione Lazio di intervenire strutturalmente nella Provincia di Frosinone. Più Lavoro, più Europa, più Solidarietà devono essere quindi  non uno slogan, ma un obiettivo da raggiungere per credere e volere una Provincia che continui a dare futuro alle persone.


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Commenti: 8
  • #1

    luana (giovedì, 01 maggio 2014 14:08)

    dopo tanti danni eseguiti alle spalle dei lavoratori ancora sfilano..........mandate a lavorare la camusso, angeletti, landini così provano che significa lavorare, noi abbiamo sempre lavorato e rispettato le scelte.adesso basta

  • #2

    Indignata del Liri (giovedì, 01 maggio 2014 14:55)

    Il corteo del 1° maggio ad Isola del Liri aveva un senso anni fa quando sfilavano nelle strade del paese i lavoratori di tutte le industrie locali e le maestranze e i giovani che credevano nel futuro, negli ideali e nella buona politica. Oggi, giorno della "Festa del Lavoro che non c'è", che senso hanno questi festeggiamenti? Ci vorrebbe astinenza assoluta da tali manifestazioni di piazza dai comizi dai concerti che servono solo a fare la politica di chi ha solo rovinato i lavoratori e privilegiato gli appartenenti alla casta....

  • #3

    silvia (giovedì, 01 maggio 2014 15:18)

    Eravamo un popolo di lavoratori..capaci di inventare il lavoro anche quando non c'era..capaci di intuire i cambiamenti del mercato e anticiparlo...oggi sappiamo solo lamentarci e dare la colpa ai governi..rimbocchiamoci le maniche e armiamoci di coraggio perché le cose migliori escono dai periodi di crisi..e sfilare in corteo sarà anche un retaggio del passato ma ha sempre un senso ed una logica...segno di un paese vivo che trova ancora argomenti..

  • #4

    Indignata del Liri (giovedì, 01 maggio 2014 16:07)

    Personalmente sono e sarò sempre in prima fila in tutte le manifestazioni di lotta per il Lavoro, quelle vere, non quelle sfilate con a capo coloro che mirano a creare un vero e proprio monopolio a tre e che investono milioni per continuare a “festeggiare” in quella musica che vorrebbe sovrastare e nascondere il frastuono prodotto dalla loro inerzia e dalla complicità con tutti i governi e le forze politiche che lo sostengono e che stanno costruendo intorno e contro il mondo del lavoro. Preferisco sedermi accanto a quei disoccupati e lavoratori in crisi che stanno da giorni e giorni lottando per il Lavoro, preferisco le Lotte di tutti i giorni non di un solo giorno l'anno, non ineggio con chi x 364 giorni firma accordi contro i lavoratori. Questo è il vero senso del 1° maggio!

  • #5

    un lettore (giovedì, 01 maggio 2014 18:06)

    Ragazzi i sindacalisti piu' forti sono quelli della CISL. Infatti se li metti tutti insieme non ne esce uno buono. Forza Lavoratori noi siamo la catena portante della nostra Nazione.

  • #6

    peppa pig (venerdì, 02 maggio 2014 11:47)

    Tutti che tuonano contro i sindacati togliamo tutti le tessere cosi vanno a zappare

  • #7

    fausta (venerdì, 02 maggio 2014 13:34)

    non sono abituata a fare di ogni erba un fascio.......non amo replicare a chi non ci mette la faccia e il nome,se diritti e conquiste sono stati calpestati ,è uso l' indicativo , tempo della certezza,stravolgendo le regole grammaticali, che vorrebbero il congiuntivo.....colpa dell' individualismo e del qualunquismo, malattie diffuse nell' italia dagli anni ottanta,ognuno ha preferito pensare al proprio orticello,accettando ricatti occupazionali con la speranza di far carriera.La crisi economica è il prodotto del capitalismo , l' obiettivo poveri contro poveri è riuscito

  • #8

    dheniparis@libero.it (venerdì, 02 maggio 2014 14:10)

    Cari Amici,
    Ricordate che la rovina del lavoro in Italia sono stati i Sindacati, che ancora oggi cercano di coinvolgere i tanti lavoratori. Guardate bene le carriere e il progresso che hanno fatto loro. Guardate come occupano posti importanti nella Politica quando si fanno un nome. Bene l'unica maniera e' di mandarli a lavorare e strappare le tessere.