Ciociaria. Lavoratori in Nero e Sottopagati

Il 73% delle aziende nel territorio di Frosinone sono irregolari o presentano irregolarità. È quanto  emerge nel rapporto 2014 dell’ispettorato del lavoro. Gli ispettori hanno infatti controllato circa 1500 aziende , di queste, in quasi un migliaio sono emerse irregolarità.


Il più alto grado di infrazioni è stato riscontrato nel settore edilizia e del terziario dove  si registra il maggior  numero di lavoratori  completamente sconosciuti alla Pubblica Amministrazione. Il lavoro nero insomma è ancora troppo presente nelle piccole e medie aziende della provincia.


Riguardo alle tipologie di irregolarità rilevate, su 1067 lavoratori,  362  hanno posizioni lavorative completamente sconosciute (lavoro nero);  242 riguardano  rapporti di lavoro riqualificati dall’organo ispettivo in relazione alle concrete modalità di svolgimento della prestazione lavorativa;  337  sono  afferenti a violazioni in materia di orario di lavoro e 190  a violazioni al Codice della Strada. Nell’ambito delle posizioni lavorative irregolari il  49%  è stato riscontrato nel terziario; il 38% al settore Industria ed a seguire l’edilizia con una percentuale del 13% di lavoratori irregolari. 


Si osserva che il  lavoro nero è relativamente basso nelle aziende industriali (circa il 16%) dove si riduce l’efficacia dei controlli pubblici per la presenza di più alti livelli di sindacalizzazione. Cosa che non succede nel terziario. Laddove si sono riscontrati lavoratori in nero sono stati  adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. La maggior parte dei provvedimenti ha interessato il settore del terziario (n. 51) e dell’edilizia (n. 29). Di rilievo le ispezioni nei cantieri edili dove delle  278 aziende edili ispezionate sono risultate irregolari ben  226, pari all’81,29%, con un totale di n. 383  prescrizioni penali per violazioni prevenzionistiche.  


Chiaro che nelle posizioni irregolari incide molto la crisi economica che si riflette sul dipendente. La  mancanza di liquidità da parte delle aziende ha poi comportato un maggiore impegno degli ispettori per la tutela economica del lavoratore attraverso l’istituto della diffida accertativa. Si tratta di provvedimenti immediatamente esecutivi che consentono il recupero di crediti patrimoniali non corrisposti dai datori di lavoro.  In relazione  a tale  strumento di tutela  le somme complessivamente recuperate a favore dei  lavoratori ammontano a 713 mila euro.


L’attività di vigilanza ha riguardato anche il settore delle cooperative. 14 le società cooperative controllate di cui 11 sono risultate irregolari. In questo caso l’ispezione ha portato ad un recupero previdenziale di  30 mila euro.  Complessivamente, grazie all’attività ispettiva, sono stati recuperati sei milioni e 460 mila euro.

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Commenti: 4
  • #1

    cucù (venerdì, 29 maggio 2015 11:57)

    La colpa è della Pubblica Amministrazione (Comuni e Regione Lazio) che non paga le Imprese e ovviamente della classe politica tutta che fa finta di nn vedere.

  • #2

    maio (venerdì, 29 maggio 2015 12:05)

    non dovrebbe accadere ma in un paese dove ogni 100€ date al dipendente l'azienda ne paga altre 72...

  • #3

    cittadino (venerdì, 29 maggio 2015 22:45)

    Pure le cooperative risultano irregolari !!! Allora hanno fatto bene quei dipendenti ex Multiservizi a protestare contro le coop certo quelli che ci lavorano adesso vorrei sapere quando ci danno ? Sicuramente quattro soldi.

  • #4

    Pippo (giovedì, 26 novembre 2015 17:41)

    Sì ma i controlli li fanno solo alle aziende in regola che controllassero anche i lavoratori in cassa integrazione disoccupati e pensionati che fanno!! E andassero di sorpresa a fare i controlli senza avvertire le imprese che pagano le mazzette