Tavolo Emergenza Lavoro. Quattro Le Priorità

Prima riunione del “Tavolo interistituzionale permanente per l’emergenza lavoro”.


Quattro le priorità che il confronto ha fatto. L’adozione, da parte della Regione Lazio, del contratto di ricollocazione, strumento di politica attiva del lavoro, capace di facilitare un più efficace percorso di reinserimento occupazionale per coloro che hanno perso il posto di lavoro; firma dei decreti per lo sblocco della mobilità sempre da parte della Regione Lazio; verifica sull’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal decreto legge n. 3 del 2015, in particolare prevedendo un intervento pubblico attraverso la società strumentale di Cassa depositi e prestiti per colmare la distanza tra domanda e offerta di acquisto della Marangoni, che garantirebbe la ripresa della produzione, dell’occupazione e un risparmio in termini di fondi attualmente destinati alla mobilità; stato dell’arte del bando Asi per la cessione del sito produttivo ex Videocon”.


All’incontro, che si è svolto nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia,  hanno partecipato  le sigle sindacali, i parlamentari della provincia; i consiglieri regionali; i rappresentanti degli industriali,  Federlazio ed Unindustria.


Sul primo punto, la Regione Lazio, a stretto giro, comunicherà se si tratta di una strada percorribile. Stessa celerità si attende anche per quanto riguarda la firma dei decreti sulla mobilità. In merito alle vertenza Marangoni e alle opzioni offerte dal decreto n. 3, il presidente della provincia investirà il Governo, attraverso i rappresentanti istituzionali del territorio, per avere una sollecita risposta.


“Occorre lavorare anche per rilanciare una concreta azione di sviluppo, attraverso un modello di rete – ha concluso Antonio Pompeo -  Il più efficace senza dubbio è quello che può garantire il Comitato dello Sviluppo, che mi auguro possa costituire il luogo per eccellenza di programmazione e di progettualità per questo territorio”.

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Commenti: 8
  • #1

    italia? (martedì, 16 giugno 2015 20:38)

    Allora mo si risolve tutto...dormiamo tranquilli

  • #2

    falco (martedì, 16 giugno 2015 21:18)

    Antonio Pompeo guarda che lo sanno tutti che se Scalia ti dice buttati dal 10 piano tu ti butti.
    Non conti e non vali niente a 50 anni ridursi a le...re il c...lo per una poltroncina.........schifoooooooooooooooooooooo
    Senza parlare dell'unica donna presente.........stendiamo velo pietoso....vai De Angelis..........che pacchia

  • #3

    azz (martedì, 16 giugno 2015 21:36)

    Scusate ma esiste ancora la provincia?

  • #4

    banana republic (martedì, 16 giugno 2015 22:58)

    l'idea di un intervento statale in materia di lavoro non è sbagliato in sé...il problema è quell'istinto democristiano (renzismo-berlusconismo) di occupare tutte le poltrone secondo un criterio non meritocratico (a parte l'uso della lingua)...

    ma c'è un altro problema, strutturale...

    l'IRI (istituto ricostruzione industriale) fondata nel 33 dall'antifascista Alberto Beneduce (chiamato da "er capoccione" dalla Svizzera dove si occupava dei costi della 1a guerra mondiale) per superare la crisi dovuta all'esplosione della bolla finanziaria di wall street del 29 (ancora un crollo di ricchezza monetario-finanziaria accumulata e non sostenibile) negli anni è diventata grazie agli "oneri impropri" (assunzioni e nessun rigore di bilancio) un buco nero di debito pubblico...ma all'epoca almeno avevamo la sovranità monetaria...

    oggi che abbiamo 36.000 euro di debito a testa queste iniziative, se prima non ci sganciamo dal sistema degli usurai (Fmi, Bce, Commissione europea) e nazionalizziamo le banche che ci occorrono per finanziare il mondo del lavoro secondo politiche industriali europea, possono solo inguaiarci più velocemente, e finire come in Grecia.

  • #5

    banana republic (martedì, 16 giugno 2015 23:03)

    errata corrige

    secondo politiche industriali nazionali, non europee

  • #6

    franco (mercoledì, 17 giugno 2015 13:36)

    Ben vengano tutte le iniziative volte a tutelare le necessità dei lavoratori, ma ... quanto ci costa questo tavolo?

  • #7

    Cittadino (giovedì, 18 giugno 2015 20:36)

    Quanti belli Politici loro parlano di lavoro e di trovare soprattutto soluziono per lavoratori . Mi domando ma loro hanno mai lavorato ? Perche' se lo avessero fatto allora non farebbero tutto questo disastro. I Politici debbono trovare soluzioni no creare disagi.....

  • #8

    tiziano (mercoledì, 01 luglio 2015 17:07)

    Nell'articolo e stato omesso di dire che oltre a tutti gli attori elencati c'era anche il comitato promotore della vertenza frusinate contro la disoccupazione e la precarietà... Comitato composto da tutti i disoccupati della provincia e al tavolo c'era una delegazione del comitato