300 Aziende Rischiano il Blocco della Produzione

La situazione è molto delicata: 300 imprese, dovranno fermare le loro attività, con un costo economico e una ricaduta sociale ed occupazionale enormi.


La causa? Non hanno più la possibilità di accedere alla depurazione.


Con la nuova normativa (d.lgs. n.46/2014, in attuazione della direttiva 2010/75/UE) relativa alle emissioni industriali i depuratori del territorio non hanno più le autorizzazioni necessarie. Senza di loro nessuna attività produttiva è possibile.


La Provincia di Frosinone, in assenza di circolari esplicative (che sono intervenute in seguito), è stata obbligata alla revoca dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue, rilasciata al Consorzio ASI. La situazione è molto grave:  l’interruzione della depurazione bloccherebbe l’attività di circa 300 aziende. “Non è solo preoccupante – dice il presidente della provincia Pompeo - ma è decisamente allarmante anche sotto il profilo economico e sociale. La Provincia sta procedendo, con l’assistenza delle professionalità necessarie e con il coinvolgimento degli Enti preposti ad intervenire”. Ma non basta. Per questo sull’argomento sono intervenuti anche Maurizio Stirpe Presidente di Unindustria Lazio e Davide Papa Presidente Unindustria Frosinone.


“Ci appelliamo fortemente alla sensibilità che conosciamo essere molto spiccata su questi temi del Presidente Nicola Zingaretti e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti affinché intervengano tempestivamente per affrontare il tema ormai non più rinviabile dello snellimento degli iter procedurali propedeutici al rilascio delle autorizzazioni ambientali per i depuratori consortili presenti nella Provincia di Frosinone”. La questione è di primaria importanza e i tempi sono strettissimi perché, entro e non oltre il 7 luglio bisognerà assolutamente intervenire per chiarire l’iter procedurale necessario a impedire la revoca delle autorizzazioni per i depuratori consortili. “Chiediamo l’intervento immediato del Governo – Dicono Stirpe e Papa  - perché è un problema di carattere nazionale che, nella Provincia di Frosinone, si è palesato con tutta la sua urgenza”.

Renzi Salva la Fiat

A risolvere il problema dei depuratori ci ha pensato un consiglio dei ministri convocato in tutta fretta. Il presidente del consiglio sollecitato anche da Fiat, una delle aziende interessate dalla problematica dei depuratori, ha fatto approvare un decreto nel quale si da respiro all’Asi. Il termine per adeguarsi non sarà più quello perentorio del 7 Luglio.


Nel decreto si legge infatti: "Le imprese che già operano  nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla  direttiva europea e che avrebbero rischiato di dover cessare le loro attività il 7 luglio prossimo, in assenza del rilascio nei termini delle aia regionali, potranno proseguire l’esercizio nelle more della definizione die procedimenti autorizzativi da parte delle competenti autorità regionali”. Insomma pericolo scampato. Per ora.

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Commenti: 1
  • #1

    Allucinante (domenica, 05 luglio 2015 09:06)

    Ci serve il Presidente del Consiglio Renzi per risolvere questo problema, perche' chiamato in causa dalla FIAT altrimenti ci attaccavamo al tram. I nostri Politici locali dove sono: Spilabotte, Scalia, Frusone, Buschini, Fardelli, Bianchi, Abbruzzese, Pilozzi, Ottaviani, Pompeo, Tofani.Iannarilli, Tajani, ecc,ecc, OH SVEGLIATEVI