Ha tentato di denudarsi dinanzi la chiesa. Si tratta di una donna rumena dall’apparente età di circa 50 anni. Solo il rapidissimo intervento delle forze dell’ordine, allarmate da cittadini e passanti, ha impedito che concludesse il suo striptease in pieno centro.
La donna era in evidente stato di alterazione mentale ed è stata affidata alle cure del 118. È accaduto a Cassino presso la chiesa di sant’Antonio. Non è il primo episodio che accade in città. La scorsa settimana un clochard, per la verità già noto alla cronaca cittadina, approfittando dell’ora in cui c’era poco afflusso di fedeli, era entrato in chiesa e si era “sistemato” in un angolo protetto, poco visibile dall’esterno.
Anche in quel caso c’era stato l’intervento del 118 per risolvere temporaneamente la questione. Già, temporaneamente. Perché anche l’uomo, ormai noto per simili episodi, nonostante sia stato allontanato più volte, è sempre tornato nella chiesa che evidentemente ha scelto come suo domicilio. Anche lui ha tentato più volte di denudarsi. Altrimenti dorme in un angolo della basilica, dove lascia anche i suoi bisogni.
Ci chiediamo: il dipartimento di salute mentale della Asl è a conoscenza di queste persone? Se sì perché non interviene per collocarli in una struttura attrezzata? Se la risposta fosse che non c’è una struttura adeguata, sarebbe molto grave perché siamo pronti a ribellarci se facciamo qualche ora di fila al pronto soccorso, ma facciamo finta di non vedere lo stato in cui versano poveri disperati senza fissa dimora. Allora non meravigliamoci di quanto accaduto a Roma solo qualche giorno fa.
Davide Della Rosa
Scrivi commento