Acqua. I Sindaci Decidono di non Decidere

Aggiornare il programma degli interventi. Approvare il piano economico e finanziario. Aggiornare la convenzione di gestione. Questi gli obiettivi richiesti ai sindaci sulla questione acqua.

 

Sull’assemblea però ha pesato l’aumento della tariffa (8% all’anno a partire dal 2016). Altra spada di Damocle, i quasi 80 milioni chiesti da Acea come conguaglio. Secondo la segreteria tecnico operativa dovrebbero essere “solo” 34 milioni.

 

Logico che gli interventi siano stati tanti e lunghi, nonostante il presidente Pompeo ha limitato il tempo a 5 minuti ognuno. Ma c’è anche chi ha chiesto le dimissioni dello stesso presidente dell’assemblea e della Sto (Antonio Salvati).

Ma bocciare o non votare la delibera di oggi significa “fare quello che succedeva tempo fa quando si decideva di non decidere.

 

Poi non potremmo denunciare Acea per mancati adempimenti se noi stessi siamo stati inadempienti”.

 

Questa in sostanza la posizione del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani nell’ambito dell’assemblea dei sindaci.

 

Secondo il primo cittadino una decisione andava presa e doveva essere quella di nessun aumento di tariffa.

 

Una posizione non concordata da molti altri. In primis il sindaco di Alatri (foto a lato) secondo il quale una aumento di tariffa, anche minimo andava votato.

 

Posizione assolutamente contraria quella invece del sindaco di Cassino che ha una questione aperta con Acea sulla consegna dell’acquedotto comunale.

Secondo D’Alessandro il comune di Cassino ha già votato per l’uscita dall’Ato cinque, quindi non ha alcun senso partecipare alla votazione di oggi (vedi intervista).

 

Dopo il suo intervento in cui ha spiegato le sue ragioni, ha salutato tutti ed è andato via.


Anche il sindaco di Sora, per motivi istituzionali (consiglio comunale) ha lasciato anzitempo l’assemblea. Insomma i sindaci delle più grandi città della provincia sono andati ognuno per proprio conto.

 

Così alla fine l'unica proposta di delibera, quella della segreteria tecnica è stata bocciata. I sindaci quindi hanno deciso di non decidere.

“Nonostante i miei ripetuti appelli alla responsabilità – commenta il Presidente Pompeo – affinché i sindaci approvassero oggi una proposta che avesse contrastato quella presentata dal gestore idrico presso l’Autorità per l’Energia, ciò non è avvenuto. Ora sul piatto esiste la proposta di Acea e non ci sono altre proposte.

 

La proposta che è stata bocciata prevede agevolazioni tariffarie per famiglie in condizioni economiche disagiate, drastica riduzione di conguagli (34milioni) rispetto a quella del gestore (77milioni) tra le altre cose la proposta Sto prevedeva il pagamento in un tempo molto maggiore di quanto non abbia proposto il gestore.

 

Siamo, in sintesi, esposti al serio rischio di subire aumenti molto forti senza poterli contrastare. Spero che l’Autorità per l’Energia non compia azioni nei prossimi giorni e la prossima settimana convocheremo di nuovo l’assemblea dei Sindaci per giungere a una proposta dell’Aato 5”.

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Commenti: 3
  • #1

    un lettore (sabato, 30 luglio 2016 11:10)

    E L'Acea come si dice sguazza.

  • #2

    precise (sabato, 30 luglio 2016 13:45)

    Promesse da marinaio da parte dei politici di turno

  • #3

    Franco (domenica, 31 luglio 2016 08:38)

    Molti anni fa un altro rappresentante del popolo decise di non decidere e demando' la volontà al popolo, si chiamava Pilato. In quel tempo il popolo contava qualcosa e decise, forse sbagliando forse no ma comunque... decise.
    Oggi invece il popolo non conta più niente e nonostante ciò non gli viene più riconosciuto neppure il diritto di decidere. Il politico delegato, stenta, chissà perché, a trovare unità di intenti per fare gli interessi del popolo lasciando ovviamente le porte aperte dei forzieri (tasche dei cittadini) e chi è più furbo ci mette le mani.
    Si fanno referendum anche per decidere quante zampe ha l'anatra zoppa ma in questa provincia non si è mai pensato di farne uno per far decidere ai cittadini le volontà di tenere Acea o meno. Chissà perché? Forse perché la volontà sarebbe troppo chiara e qualcuno dovrebbe fare quello che non vuole?
    Lo dico da anni, anche su questi post, lasciate perdere Acea, e' guerra persa in questa provincia, e' stato già tutto scritto, da anni ormai, non illudiamoci e soprattutto non facciamoci prendere per il c..o, prepariamo solo il portafoglio.