Acqua. Il Commissario Scrive al Sindaco

Qualcosa doveva succedere ed è successo.

 

Ma non il passaggio della gestione idrica dal comune di Cassino ad Acea Ato5, così come disposto dal verbale di consegna firmato davanti al Commissario ad acta, il vice prefetto dottor Raio.

 

A sentire il sindaco D’Alessandro, non doveva succedere un bel niente, almeno fino al prossimo 8 settembre quando il Consiglio di Stato scioglierà l’ultima riserva sulla consegna delle chiavi. Secondo Acea invece, il Comune già dal 1 settembre avrebbe dovuto consegnare una serie di documenti preliminari, come ad esempio l’elenco delle nuove utenze idriche, (cosa che in realtà non è accaduta) e che già da oggi la società era legittimata a gestire direttamente tutti gli impianti idrici.

 

Per questo il presidente di Acea Ato5 Paolo Saccani aveva scritto una lettera durissima al Commissario e alla STO segnalando la grave omissione e chiedendo un intervento risolutore. In effetti, lo scontro ha ripreso vigore ed anche in maniera dura.

 

Pare che il Commissario ad acta oggi abbia indirizzato una missiva al sindaco di Cassino dai contenuti molto duri, chiedendo spiegazioni di questi ritardi ingiustificati e ricordando che di questa omissione potrebbe risponderne penalmente. Nel frattempo i primi utenti di Cassino cominciano a chiamare il numero verde aziendale per chiedere interventi tecnici o amministrativi.

 

In attesa dell’8 settembre, in città la situazione sembra “sospesa”; qualche presa di posizione sui social ma, niente di più per il momento. Una calma apparente che, come spesso accade, può essere sintomo di una bufera.

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