Il Consiglio di Stato respinge il ricorso del comune, fine della partita sulla gestione idrica

La partita è finita. Con ordinanza dell’8 settembre il Consiglio di Stato – V sezione – ha respinto l’istanza cautelare presentata dal comune di Cassino.

 

I giudici infatti rilevano  "ad un primo esame, l’insussistenza dei presupposti per l’invocata pronuncia cautelare, atteso che gli atti di cui è stata chiesta l’immediata sospensiva sono stati posti in essere dal commissario ad acta quali misure attuative del giudicato formatosi sulla sentenza di questa Sezione n. 2614-2015, come disposto dalla sentenza 19 maggio 2016, n. 2086, e che non risultano immediatamente apprezzabili, ictu oculi, i vizi di cui gli stessi sarebbero affetti secondo la prospettazione del Comune di Cassino”.

 

Non solo. Ma al comune vengono anche addebitate le spese per un importo di 2000 euro. In parole più semplici, i giudici ritengono non rilevanti i motivi che con un’ultima disperata mossa il sindaco D’Alessandro aveva sollevato riguardo alla nomina del commissario Raio e alla compilazione del verbale di consegna degli impianti.

 

La partita insomma sembra chiusa e a questo punto il gestore Acea Ato5 avrà campo libero a subentrare nella gestione del servizio idrico integrato della città di Cassino, tenendo conto che già gestisce il depuratore comunale e tutta la rete delle zone periferiche della città.

 

Che succederà adesso? Al momento non vi sono reazioni ufficiali dal comune, anche se il sindaco aveva prospettato l’ipotesi di un ennesimo “piano B” con il coinvolgimento di altri enti o associazioni per contrastare quella che sembra ormai una decisione irreversibile.

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Commenti: 2
  • #1

    CiociaroDOCG (venerdì, 09 settembre 2016 16:19)

    Uno scenario complicatissimo. Speriamo che le menti preposte al decisioning operino bene e con la diligenza del buon padre di famiglia. La situazione sembra delicata e succulenta.
    Sapete quel detto, l'occasione fa l'uomo ladro?
    Speriamo bene.

  • #2

    Per Acea (mercoledì, 14 settembre 2016 08:12)

    Prima di minacciare di portare le carte in procura per Cassino perché non fa un gesto di umanità nei confronti degli utenti.
    Visto che le segnalazioni di guasti al numero verde non producono più nessun risultato anzi spesso si viene anche vessati da chi ci risponde ci dicesse chiaramente a quale santo votarci per vedere ascoltate le nostre suppliche sui guasti.
    Dobbiamo recarci in pellegrinaggio a Vallepietra, a San Pio, a Santiago de Compostela a Lourdes o altro. Ce lo indichi così lo faremo e forse qualche grazia potrebbe anche accadere.
    Probabilmente in questi giorni tutt'a l'armata Acea e' alle porte di Cassino aspettando di conquistarla ed i suoi legionari dimenticano quel che succede negli altri comuni?
    Sarebbe opportuno che lo dicesse a chiare lettere o forse interessano più le apparenze che la sostanza.