In due Aggrediscono Tunisino

Lei parcheggia sulle strisce e lui glielo fa notare. È quanto basta per scatenare una rissa.

 

Forse perché l’uomo era un tunisino. Fatto sta che è dovuta intervenire la polizia.

 

Siamo a Cassino, in una via centrale della città. Sono le 20.50 di domenica, quando la Volante del Commissariato interviene in seguito a segnalazione. Gli Agenti accertano che il furibondo litigio è scaturito a seguito di un richiamo verbale. Il tunisino aveva fatto notare ad una ragazza che la sua auto era parcheggiata sulle strisce ed ostacolava il passaggio ad una persona diversamente abile.

 

Alla scena ha assiste un giovane che, non avendo gradito l’intromissione, dopo aver inveito contro l’uomo con frasi razziste, lo ha colpito brutalmente al volto, provocandogli la frattura della mandibola, tanto da dover richiedere le cure dei sanitari in un nosocomio della Capitale. Ne avrà per 30 giorni. Non è tutto. Alla vista dell’ambulanza, entra in scena un altro aggressore, che si scaglia contro il mezzo di soccorso, colpendolo ripetutamente fino ad infrangere il vetro della porta scorrevole.

 

I due, dopo aver dato sfogo a tanta violenza, si dileguano prima dell’arrivo dei poliziotti, che comunque raccolgono elementi utili per individuarli. Le indagini condotte dagli investigatori, nel giro di poche ore, portano ad identificare i due violenti e denunciarli. Si tratta di un giovane di 25 anni residente a Cassino, deferito in stato di libertà per lesioni personali aggravate in concorso con un 29enne, anche questi della Città Martire, a cui sono contestati anche i seguenti reati: danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio.

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Commenti: 6
  • #1

    Ahah (martedì, 27 settembre 2016 13:47)

    Come si può non commentare questa notizia?
    C'è da rimanere basiti e gonfi di rabbia.
    Una persona, in difesa di un disabile, fa notare ad una donna che, parcheggiando sulle strisce, sta occupando il passaggio pedonale ad un disabile e cosa succede?
    Che un primo pericoloso cerebroleso lo attacca, fratturandogli la mascella, come letto nel dettaglio dalla cronaca di vari quotidiani, ed un secondo pericoloso cerebroleso si scaglia contro il mezzo di soccorso frantumando il vetro dello stesso.
    Non ci sono parole.

  • #2

    INT (martedì, 27 settembre 2016 14:10)

    Chi e' il disabile? Chi non poteva passare o chi e' intervenuto facendo notare la cosa o chi si e' intromesso con la violenza? Queste due persone violente devono fare 100 anni di vergogna in pubblica piazza e presi a randellate sui denti. Il tunisino ha fatto quello che era giusto fare.

  • #3

    Ahah (martedì, 27 settembre 2016 14:29)

    Pensavo che, introducendo un' estrema forma di condanna penale per i suddetti accadimenti, tipo la "CHIRURGIA GIUDIZIALE", mediante la quale il chirurgo penale di turno, può recidere con bisturi, la radice lombare all'altezza dello spazio intersomatico L2 - L3 oppure L3 - L4, si garantirebbe a vita la sedia a rotelle sia alla maleducata ed egoista signora, sia ai due teppisti.
    Una volta ridotti alla sedia a rotelle magari si sensibilizzerebbero al problema e probabilmente questi avvenimenti non si verificherebbero più.
    Ma forse sarebbe un "tantino" troppo...
    Il fatto è che mandarli in carcere avrebbe un costo altissimo che tutti poi dobbiamo pagare. Ho letto che mantenere un carcerato allo Stato costa 950 euro al giorno.
    In effetti calcolando stipendi della polizia penitenziaria per guardarli, affitti e mutui per gli stabili, assicurazioni, spese di energia, acqua, immondizia, furgoni, impianti, macchinari e tantissimo altro ancora mi viene da piangere.
    Ci vorrebbe una soluzione alternativa per l'educazione di massa.
    O forse un miracolo...

  • #4

    AlexA (martedì, 27 settembre 2016 14:30)

    2 uomini di merda

  • #5

    quel verrà (martedì, 27 settembre 2016 18:31)

    Perché non li hanno sbattuti per terra da piccoli?

  • #6

    Ahah (venerdì, 30 settembre 2016 21:00)

    Ma io credo che invece è proprio perché siano stati sbattuti come dice lei, "ripetutamente per terra da piccoli" che sono diventati queste "merdacce" senza dignità e senza vergogna.
    Poi, la vita ti offre numerose possibilità di ascoltare, guardare, riflettere e ragionare.
    Se la tua anima risulta così insensibile da fregarsene adottando determinati comportamenti, allora, sia alla società, che al prossimo non servi a nulla. Anzi sei di impiccio. Meglio sparire.
    La speranza è che una volta rinchiusi in una cella, possano cadere nelle centinaia di trappole che la galera riserva loro, tanto da non tornare più a vivere, dal momento che la loro esistenza risulterebbe immeritata.